Un’icona del mondo domestico sembra destinata a scomparire. Tupperware, l’azienda che ha rivoluzionato il modo di conservare il cibo con i suoi famosi contenitori, è sull’orlo della bancarotta. Nonostante decenni di successi e un posto speciale nelle case di milioni di persone, la storica azienda americana non è riuscita a tenere il passo con i tempi, trovandosi oggi in una situazione finanziaria drammatica. “Negli ultimi anni, la posizione finanziaria dell’azienda è stata gravemente influenzata dal difficile contesto macroeconomico”, ha affermato Laurie Ann Goldman, Ceo della società, che ha annunciato in questi giorni di aver avviato la procedura fallimentare.
Una storia di successo che ha segnato un’epoca
Fondata nel 1946 dal chimico Earl Tupper, Tupperware è diventata un simbolo del dopoguerra, entrando in quasi tutte le case americane e poi espandendosi nel mondo. L’idea di contenitori ermetici per la conservazione dei cibi era tanto innovativa quanto pratica. Grazie alle celebri “Tupperware parties“, eventi casalinghi in cui i prodotti venivano dimostrati e venduti, l’azienda creò un modello di vendita diretta di grande successo, rivoluzionando anche il marketing.
Il declino e la crisi finanziaria
Negli ultimi decenni, però, il modello di vendita di Tupperware ha iniziato a mostrare segni di cedimento. L’avvento di nuovi modelli di distribuzione, come l’e-commerce, e la concorrenza crescente da parte di altre aziende di contenitori per alimenti, hanno fatto perdere all’azienda terreno prezioso. Tupperware ha cercato di adattarsi, spostandosi online e cercando nuovi canali di vendita, ma non è bastato. La crisi finanziaria si è aggravata con l’aumento dei debiti e il calo delle vendite, portando l’azienda sull’orlo della bancarotta e costringendola a licenziare buona parte della manodopera.
Uno dei problemi principali che Tupperware ha affrontato è stato l’evoluzione delle abitudini di consumo. Negli anni, il mercato dei contenitori per la conservazione del cibo si è saturato di alternative più economiche e facilmente accessibili. Marchi come Rubbermaid, Pyrex e aziende che offrono prodotti usa e getta o biodegradabili hanno eroso la quota di mercato di Tupperware, che si trova oggi sull’orlo del fallimento.
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