Cucina

Fabrizio Mantovani

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Pubblicato il 11/07/2015
Di Team Digital
Fabrizio Mantovani

... a Identità Expo

FM, si chiama il suo ristorante di Faenza, e viene subito in mente il mondo delle radio. Ma Fabrizio Mantovani – svelato l’arcano, l’insegna prende spunto dalle lettere iniziali del suo nome – è uno chef davvero legato al mondo della musica. E’ stato un bassista professionista, per dieci anni ha suonato anche con Jenny B, poi ha fondato un gruppo tutto suo, i Frutta & Verdura.


Spiega: «Quando ho iniziato il mio lavoro, ho realizzato che non esisteva un modo per esprimere un concetto attraverso il cibo. Il cibo per me è sempre stato tante cose: immagini, volti, suoni, colori, arte, design. La forma ha sempre seguito il gusto. Non posso immaginare una mia installazione senza forma. E neanche senza musica. La musica per me è una necessità. La mia cucina una conseguenza».


Oggi è impegnato anche nell’iniziativa “Condivinsorzio”, laboratorio creativo che condivide cucina e musica e nasce dall’incontro tra lui e Simone Vignola, giovane creativo musicista e compositore. La performance prevede una serie di assaggi firmati FM proposti dalla kitchen consolle; inizia con un vassoio, 4 assaggi, set con musiche selezionate e termina con il live del gruppo che racconta le storie di cibo musicate.  Nei brani del gruppo F&V – Frutta e Verdura (la band che fa cibo) si raccontano storie di cibo, dei suoi ingredienti, della vita e dell’amore. Spinti entrambi dal desiderio di contaminazione creativa dalla necessità del contagio urbano, Mantovani e Vignola hanno realizzato 10 brani: Cucurbita la zucchina del supermercato, CrossOver Culinario, La canzone della pentola, Sei come il vino che rimane nella botte, La lenticchia, Pic Nic, La libertà dell’ostrica, Il ladro di Coltelli, Il banchetto di nozze, Gelati a 100 lire.


L’altro giorno lo chef era a Identità Expo, per un cooking show durante il quale ha preparato Conchiglioni con conchiglie, uno scioglilingua di nome e di fatto. La ricetta pesca nella tradizione, con una spruzzata di mare Adriatico e d’ispirazione francese. È nata prima la pasta o il sugo? Figlio di fruttivendoli, Mantovani tra le bancarelle si sente a casa e durante una gita al mercato del pesce di Bellaria ha conosciuto questo strano mollusco dalla conchiglia spinosa, il murice, ed è stato amore a prima vista. «I garusi – l’altro nome del murice, ndr – hanno una consistenza simile al rognone e un sapore forte e iodato, quando ho portato in cucina l’idea di sostituirli alla carne in un ragù di mare, è venuta da sola» spiega il cuoco. Alla scelta del mollusco si abbina quindi quella della pasta quasi a far “saltare” i murici da una conchiglia all’altra.


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