Cinema

Come ha reagito Anna Wintour al personaggio di Miranda Priestly ne “Il Diavolo Veste Prada”?

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Pubblicato il 05/05/2022
Di Team Digital
Come ha reagito Anna Wintour al personaggio di Miranda Priestly  ne Il Diavolo Veste Prada


È uno dei capisaldi della moda internazionale, caporedattrice di Vogue e presidente membro del Met Gala, andato in scena, tra l’altro, qualche giorno fa dal Metropolitan Museum of Art’s Costume Institute, formalmente intitolato proprio col suo nome: Anna Wintour.


A poche ore di distanza dall’evento benefico di New York, è stato pubblicato un nuovo libro che riguarda la regina della moda, anni dopo la celebre biografia non autorizzata dal titolo “Front Row: Anna Wintour: What Lies Beneath the Chic Exterior of Vogue’s Editor-in-Chief” e dalla ricostruzione che si è fatta della Wintour nel film “Il Diavolo Veste Prada”


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Amy Odell, raccogliendo oltre 250 interviste e con innumerevoli ricerche d’archivio, ha ora deciso di pubblicare “Anna: The Biography”, che si può definire un’opera semi-autorizzata: Anna Wintour ha mantenuto la sua linea del silenzio, non esprimendosi in merito al libro che racconta l’infanzia e la gioventù della fashion icon mondiale.


Nel libro, l’autrice racconta anche la reazione sorprendente di Anna Wintour quando ha scoperto che una delle sue ex assistenti, Lauren Weisberger, stava scrivendo un romanzo basandosi su di lei, il famosissimo “Il Diavolo Veste Prada”, da cui nacque poi il film con Anne Hathaway e Meryl Streep.



La Wintour avrebbe detto: “Non riesco a ricordare chi è quella ragazza”, riferendosi a Lauren; poi Laurei Jones, ex caporedattrice di “Vogue”, ha aggiunto che Anna “non era affatto infastidita, ma sembrava un po’ confusa”


L’amico William Norwich, invece, dichiarò che ad Anna non importava nulla del libro e dell’enorme successo che stava ottenendo. Secondo quanto riportato da Odell, Norwich aggiunse: “Non credo che Anna sia interessata al fenomeno culturale come il resto di noi. Tuttavia, ciò non significa che alcuni dei dettagli inclusi nel libro e nel film non fossero basati su dettagli della vita reale…”.


Nonostante queste dichiarazioni, il libro riporta anche che Anna Wintour assistette a una proiezione privata de “Il Diavolo Veste Prada” nel Paris Theater di New York nel 2006, poco prima che il film facesse il suo debutto nelle sale di tutto il mondo il 30 giugno. 


Immagine di copertina: The Devil Wears Prada, via Facebook / LaPresse


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