È un grande classico: siete pronti per uscire ma vi servono le chiavi, dove sono finite? Non importa che siano della macchina, del vostro ufficio o della vostra casa, quando vi servono davvero non le trovate mai.
Può capitare che oggetti molto comuni, che magari usiamo ogni giorno molte volte, vengano smarriti. Un team di ricercatori si è posto l’obiettivo di rispondere a questa domanda: perché è così difficile ritrovarli?
Spesso li si sta cercando nel posto sbagliato. L’autrice dello studio Anna Maria Nowakowska ha spiegato che quando si cerca un oggetto le persone perdono troppo tempo a guardare in un’area ordinata, il che è altamente improduttivo.
Il più delle volte si tende a cercare un oggetto nelle zone più ordinate della casa, mentre è molto più facile che siano finite in quelle più confuse e disordinate. È più probabile, ad esempio, che le vostre chiavi siano finte tra le lenzuola, su un tavolo pieno di libri o su un comodino in mezzo ad altri oggetti.
Mai partire dalle zone più ordinate, cercate subito in quelle più disordinate
Per dimostrarlo gli studiosi hanno organizzato una specie di caccia al tesoro e hanno monitorato gli spostamenti dei bulbi oculari dei partecipanti. Durante l’esperimento era necessario individuare alcune linee prima in un area piena di angoli contrastanti, oppure in un’altra con angoli simili.
I ricercatori hanno scoperto che le persone impiegavano lo stesso tempo, sia quando la linea si trovava nella zona più confusa e disordinata, che quando era nell’area più “facile” dove tutte le forme erano simili.
Gli autori dello studio hanno concluso che la migliore strategia di ricerca sarebbe quella di non preoccuparsi affatto di guardare nelle parti più semplici e lineari:
“Se il bersaglio fosse presente nell’area più facile, lo si potrebbe vedere facilmente usando la visione periferica. Partire dalle zone più facili non dà nuove informazioni, ma rallenta solo il ritmo”.
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