Angelina Jolie, 39 anni, ha raccontato al New York Times un nuovo capitolo della sua corsa alla prevenzione del cancro.
Le persone che amava di più sono morte a causa di questa malattia: sua madre, sua nonna e sua zia.
Dopo la doppia mastectomia preventiva del 2013 l’interventismo della Jolie non si arresta,
«Quando mi ha chiamato il medico, ho attraversato quello che migliaia di altre donne devono avere vissuto. Mi sono detta di stare calma, di essere forte, che non avevo motivo di pensare che non sarei arrivata a vedere i miei figli crescere, a incontrare i miei nipoti».
La paura del cancro che ha segnato in maniera irreversibile la sua famiglia, le ha fatto decidere di rimuovere anche le ovaie e le tube di Falloppio.
Ha raccontato l’attrice al New York Times: «Un semplice esame del sangue ha rivelato che ho una mutazione del gene BRCA1: la stima di rischio di ammalarsi di cancro al seno e di cancro ovarico, in questi casi, è dell’87 e del 50%. Non è stato facile prendere questa decisione, ma bisogna affrontare ogni problema di salute a testa alta. Ho iniziato i controlli, e nulla in sede di ecografia era preoccupante. Se cancro lì era, era alle sue prime fasi. Se invece fosse stato altrove, da qualche altra parte del mio corpo, lo avrei saputo in cinque giorni. Sono stati cinque giorni di nebbia, in cui sono andata a seguire una partita di calcio dei miei figli, e in cui ho lavorato, per mantenere la calma e non perdere la concentrazione.
Il test di tumore è stato negativo, mi era andata bene. Ero piena di felicità, anche se per alcune radiazioni non potevo abbracciare i miei figli. C’era però ancora la possibilità di un cancro nella fase iniziale. Male minore, rispetto ad avere già un tumore in piena regola. Con mio sollievo, ho avuto ancora la possibilità di rimuovere le mie ovaie e tube di Falloppio, e ho scelto di farlo. Non ho fatto questa scelta solo per la mutazione genetica del gene BRCA1, e voglio che altre donne lo sappiano. Ho parlato con molti dottori, chirurghi e naturopati. Ci sono altre opzioni. Alcune donne prendono la pillola o si affidano a medicine alternative con frequenti controlli. C’è più di un modo di affrontare le questioni di salute. La cosa più importante è studiare le opzioni e scegliere la più giusta per ognuna di voi.
Nel mio caso, medici occidentali e orientali erano d’accordo che la rimozione chirurgica fosse la scelta migliore perché, oltre alla mutazione, tre donne nella mia famiglia sono morte di cancro. I miei dottori dicevano che avrei dovuto sottopormi all’intervento dieci anni prima dell’apparizione del cancro nei miei familiari. A mia madre è stato diagnosticato il cancro alle ovaie a 49 anni, io ne ho 39».
Una scelta difficile, ma che con sei figli può prendere più a cuor leggero.
«Si tratta di un’operazione meno complessa della mastectomia, ma i suoi effetti sono più gravi. Si mette una donna in menopausa forzata. Non sarò in grado di avere più figli, e mi aspetto anche alcuni cambiamenti fisici. Ma mi sento a mio agio con tutto ciò che verrà, non perché io sono forte, ma perché questa è una parte della vita. Non è nulla da temere. La situazione è molto più difficile della mia per le donne a cui viene senza che abbiano avuto bambini che volevano».
Brad Pitt cosa ha detto di questa nuova operazione?
«Quando ho saputo, ho chiamato mio marito in Francia: ha preso un aereo e mi ha raggiunta in poche ore. La cosa bella di questi momenti della vita è che c’è tanta chiarezza. Sai di cosa si vive e ciò che conta davvero».