Non sa dire se la musica sia davvero scritta nel suo destino o meno, ma di fatto Francesco Gabbani è cresciuto in mezzo agli strumenti, coltivando questa passione fin da piccolissimo. “A 4 anni suonavo per gioco la batteria”, ha detto il cantautore in una lunga intervista al Corriere, nella quale ha raccontato gli inizi della sua carriera.
Non era sicuro che quello del cantautore sarebbe diventato davvero un mestiere, dal momento che fino a “Occidentali’s Karma”, la canzone che gli ha cambiato la vita facendogli vincere Sanremo nel 2017, ai tempi già condotto da Carlo Conti, lui ha sempre lavorato nel negozio di strumenti musicali dei genitori.
Su quest’ultimo Sanremo, nuovamente condotto da Conti, non ha rimpianti. È felice che l’abbia vinto Olly, sicuramente più adatto all’era dello streaming. “È uno scenario da cui io sono un po’ chiamato fuori rispetto ad artisti più giovani”, ha spiegato, ma non può negare di essere soddisfatto che il suo album “Dalla tua parte” sia in testa alle classifiche delle vendite fisiche.
Il ringraziamento a Carlo Conti
Ci ha tenuto, infine, a ringraziare Carlo Conti. Dopo il festival, il direttore artistico di Sanremo 2025 si era sbottonato, dicendo che la sua “Viva la vita” e “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi erano le canzoni che più gli erano piaciute tra quelle in gara. Oggi Gabbani ha ribadito di essergli molto grato perché ha creduto in lui fin dall’inizio. “Non era scontato che mi riprendesse quest’anno, con una canzone dalla cifra molto diversa: ha dimostrato di apprezzare e rispettare la mia evoluzione”, ha spiegato.
Per Gabbani, Conti è riuscito a portare “la musica al centro del festival”, ottenendo uno show più asciutto, senza fronzoli. “Secondo me gli artisti hanno apprezzato”, ha concluso.