Green

Stanco di pagare bollette troppo care, restaura un mulino del 1930 per prodursi da solo l’elettricità

Condividi condividi
Pubblicato il 17/06/2022
Di Team Digital
Stanco di pagare bollette troppo care restaura un mulino del 1930


Spesso i problemi ci spingono a trovare soluzioni alternative. L’intuizione di James Forsyth, un costruttore di barche in pensione che vive nel Cambridgeshire, si è trasformata in una bellissima storia green


Stanco di ricevere bollette che superavano le 200 sterline, l’uomo ha deciso di restaurare un mulino a vento degli anni trenta e produrre così la propria elettricità. Come spiega il magazine locale Cambridge-news.co.uk le pale del mulino alimenteranno un generatore all’ultimo piano e dovrebbero produrre l’energia necessaria per tutta la casa. Quella in eccedenza sarà poi rivenduta alla società energetica Octopus. Così ha commentato James: 


“Penso che il mulino a vento coprirà facilmente questa cifra, mentre l’eventuale surplus andrà alla rete elettrica nazionale. Non saranno cifre enormi, ma il guadagno non è mai stato uno dei nostri obiettivi principali”.


L’uomo non ha voluto rivelare quanto sta costando la ristrutturazione, spiegando che ci vorranno anni per recuperare l’investimento. “Risparmiare sulle bollette è la ciliegina sulla torta” ha detto, spiegando che il vero obiettivo del progetto era lanciare un segnale importante e far capire alla comunità che ognuno può fare la propria parte per l’ambiente:


“Se la nostra casa non attinge dalla rete, allora in qualche modo questo è il nostro contributo per portare il Paese a zero emissioni di carbonio entro il 2050. Ci vorranno molti, molti anni per recuperare il denaro, ma non lo facciamo per questo motivo. È chiaro”.


Il progetto dovrebbe essere portato a termine entro l’inizio del 2023, qui potete trovare anche molte foto dei lavori attualmente in corso.


Foto: Pixabay


Condividi condividi
Eventi

Scopri tutti gli eventi

In riproduzione
IL TUO PROFILO
Canzone associata: ,
Music For You
#1 - Episodio 1
10 Giu 2020 - 12:57
-3:44
Condividi l’episodio
APRI