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“La Terra è la nostra unica azionista”: Patagonia cede la proprietà al no profit

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Pubblicato il 15/09/2022
Di Team Digital
La Terra  la nostra unica azionista Patagonia cede la propriet al no profit


Con una lettera aperta sul sito web dell’azienda il fondatore, l’alpinista Yvon Chouinard, ha comunicato l’innovativa e lungimirante decisione di cedere le azioni societarie al no profit. Tre miliardi di dollari di azioni faranno ora parte di un fondo ad hoc e di una organizzazione no profit: la scelta di diversificare la destinazione dei profitti e delle azioni è pensata per mantenere l’indipendenza della compagnia ed assicurarsi che i proventi siano effettivamente investiti nella lotta alla crisi climatica e alla protezione del nostro Pianeta.


“La Terra è la nostra unica azionista”


Con questa frase inizia la lunga lettera di Chouinard.


Se abbiamo qualche speranza in un pianeta fiorente, e ancor meno in un business, tutti noi dobbiamo fare il possibile con le risorse che abbiamo. Questo è ciò che possiamo fare.Scrive il fondatore.


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Patagonia, fondata nel 1973 a Ventura in California, fattura circa 100 milioni di dollari all’anno, soldi che da ora in poi verranno investiti per proteggere il nostro Pianeta.


Non ho mai voluto fare l’imprenditore. Ho iniziato come artigiano, realizzando attrezzatura da arrampicata per me e i miei amici, poi sono passato all’abbigliamento. Quando abbiamo iniziato a notare l’entità degli effetti del riscaldamento globale e della distruzione del nostro ecosistema, e il nostro contributo ad esso, Patagonia si è impegnata a utilizzare la nostra azienda per cambiare il modo in cui venivano gestite le attività. Se potessimo fare la cosa giusta guadagnando abbastanza per pagare le bollette, potremmo influenzare i clienti e altre attività e forse cambiare il sistema lungo la strada.Continua la lettera.


Chouinard non è nuovo alle innovazioni, tempo fa aveva cambiato totalmente le regole sull’utilizzo dei social media aziendali: non sarebbero più stati utilizzati per vendere i prodotti ma solo per far conoscere il brand e tutte le attività socialmente utili che metteva a terra. Ed oggi questa grande decisione, mai vista prima.


“Abbiamo iniziato con i nostri prodotti, utilizzando materiali che causavano meno danni all’ambiente. […]. Anche se stiamo facendo del nostro meglio per affrontare la crisi ambientale, non è abbastanza. Avevamo bisogno di trovare un modo per investire di più nella lotta alla crisi mantenendo intatti i valori dell’azienda.”“A dire il vero, non c’erano buone opzioni disponibili. Quindi, abbiamo creato la nostra[…]”. Scrive ancora Chouinard.


La decisione è stata presa, ed è nato così il Patagonia Purpose Trust che controlla il 2% delle azioni, il resto 98% sono andate alla Holdfast Collective, una organizzazione no-profit che si occupa di protezione della natura e della biodiversità.


Nonostante la sua immensità, le risorse della Terra non sono infinite ed è chiaro che abbiamo superato i suoi limiti. Ma è anche resistente. Possiamo salvare il nostro pianeta se ci impegniamo.Conclude Yvon Chouinard.


Intanto dall’account italiano arriva la comunicazione e insieme a questa quella dei festeggiamenti per questa coraggiosa scelta.




Foto: InstagramFacebook.


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