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“Jet dei ricchi”: l’account Instagram italiano che dice quanto inquinano i voli privati

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Pubblicato il 01/09/2022
Di Team Digital
Jet dei ricchi laccount Instagram italiano che dice quanto inquinano i voli privati

Un account Instagram quantifica quando inquinano i Jet delle persone più facoltose d'Italia


Da quando esistiamo combattiamo tante battaglie. La prima che stiamo vincendo, forse, riguarda l’ostentazione del jet privato come status symbol sui social. Da quando il nostro potentissimo radar insegue gli spostamenti dei divi dell’Instagram, le stories sui jet sono un po’ diminuite (non serve ringraziarci)“.


Questo è solo uno dei tanti post dell’account Instagram “Jet dei ricchi“, un account nato per tracciare i voli delle persone più facoltose del nostro paese, arrivando così a stimare – in linea di massima – quanto inquinano e qual è il costo effettivo per il nostro ambiente. Proprio per merito di questo account, il tema degli aerei privati è entrato nel dibattito elettorale che precede le imminenti elezioni politiche fissate per il prossimo 25 settembre.


Questo account – va detto – non fa sconti a nessuno. I ricchi nella scuderia sono tanti e tanto più sono portatori di un messaggio green, tanto più questi attivisti (che hanno ereditato un progetto francese) li prendono di mira. Se pensi una cosa e la dici, a questo punto – verrebbe da pensare – falla: perché oltre all’ostentazione, l’account prende di mira l’incoerenza.


Una cosa su tutte, però, è degna di nota: esiste una disuguaglianza ambientale tra un ricco e un cittadino medio. Non è una questione legata all’invidia sociale, quanto un’analisi di ciò che è utile, rispetto a ciò che invece appare superfluo. L’account, per fare un esempio, lo dimostra con un post dedicato a Gianluca Vacchi:


Come i suoi compagni di jetset, Gianluca Vacchi non può permettersi di viaggiare in un volo di linea e ancor meno in treno. Troppe sarebbero le complicazioni logistiche, troppi i ritardi, troppi i fan che smaniano per una foto con il brizzolato dj-imprenditore. Così, per andare ad inaugurare il nuovo ristorante della sua catena di Kebab – Kebhouz -, Gianluca preferisce affidarsi a un discreto Dassault Falcon 2000LX, un bolide alato che viaggia a 800 kilometri l’ora e brucia 16 litri di kerosene al minuto. Il risultato sono 5,7 tonnellate di anidride carbonica emesse nell’atmosfera, una quantità pari a quella prodotta da 2 persone in un anno intero per l’insieme dei loro trasporti.


Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Jet Dei Ricchi (@jetdeiricchi)


Di esempi come questo nell’account IG che continua a crescere, ne troviamo moltissimi, e – va aggiunto – il tema è caldo non solo in Italia, ma anche negli Stati Uniti D’America. Naturalmente, il punto, va chiarito. Perché il principio è e resta l’inquinamento, dal momento che la questione climatica dovrebbe riguardarci tutti.
Vero è che ognuno di noi, con ciò che guadagna, può farci ciò che vuole, ma è altrettanto vero che il benessere del nostro pianeta (e dell’ambiente più in generale) è un principio che va messo in pratica per il nostro bene quanto per quello delle generazioni future.


Immagine di copertina: LaPresse


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