Destreggiarsi nella miriade di simboli e sigle che denotano praticamente ogni cosa nel nostro mondo moderno non è un’impresa da poco. Sono creati per essere riconosciuti universalmente, anche senza il bisogno di sapere una lingua in particolare, a volte però sono talmente tanti che si crea un po’ di confusione.
In particolare, per quanto riguarda la raccolta differenziata ancora oggi è difficile capire cosa significhi ogni icona e non sbagliare mai. Per fortuna ci vengono in aiuto alcuni video nei quali, in questo caso lo ha fatto Elisa Nicoli, ci spiegano il modo corretto per riconoscerli e contribuire al meglio alla salvaguardia del nostro Pianeta.
“Eco narratrice“, ovvero Elisa Nicoli che si autodefinisce green creator, in questo video si concentra su uno dei materiali che ha rivoluzionato l’età odierna ma che purtroppo è anche la causa di gran parte dell’inquinamento: la plastica.
Come riconoscere gli imballaggi in plastica: dal PET al PVC
La plastica viene contrassegnata con dei numeri da uno a sette, ma come spiega nel video, non sono il numero delle volte che possiamo riciclarlo come molti e molte di noi ha pensato erroneamente. I numeri definiscono il tipo di plastica di cui è fatto il prodotto e quindi la possibilità o meno di essere riciclato.
Ecco i 7 simboli per riconoscere la plastica
- PET e R-PET: il PET è il materiale riciclabile al 100%, ne sono formate le classiche bottiglie di plastica per fare un esempio. L’R-PET è il PET riciclato, è riciclabile soltanto se non è opaco e quindi trattato diversamente.
- HDPE: piuttosto riciclabile ed è molto utilizzato.
- PVC: se incenerita libera diossina.
- LDPE: non possono essere riciclati.
- Polipropilene: plastica tipica dei vasi delle piante. È riciclabile soltanto se non è stata colorata di nero.
- PS (Polistirolo o polistirene): un materiale non molto riciclabile.
- Other: tutte le altre plastiche non classificate. Non riciclabili.
“A parte l’ultima tutti vanno messi nella plastica, anche se non riciclabili. Perché differenziare non vuol dire riciclare”. Conclude così il video.
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