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Denise Pipitone: svelato il contenuto della lettera inviata all’avvocato Frazzitta

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Pubblicato il 08/07/2021
Di Team Digital
Denise Pipitone svelato il contenuto della lettera inviata allavvocato Frazzitta

Nell’ultima puntata di “Chi l’ha visto?” è stata letta buona parte della lettera anonima ricevuta da Giacomo Frazzitta

Si aggiunge un nuovo tassello nella vicenda di Denise Pipitone, la bambina scomparsa a Mazara del Vallo l’1 settembre 2004. A maggio l’avvocato Giacomo Frazzitta, che rappresenta Piera Maggio, la madre di Denise, aveva ricevuto una lettera anonima contenente informazioni sul rapimento della piccola. Nonostante il legale avesse incitato l’uomo a farsi avanti, questo non ha mai voluto far conoscere il proprio nome.


Nella puntata di “Chi l’ha visto?” andata in onda ieri, Federica Sciarelli ha svelato buona parte del contenuto della lettera. Sono presenti tre nomi, ma l’unico a essere reso noto è quello di Gaspare Ghaleb, il ragazzo che ai tempi della sparizione di Denise era fidanzato con Jessica Pulizzi, sorellastra della figlia di Piera Maggio.



“Sono 17 anni che so dei fatti sulla bambina scomparsa Denise Pipitone e sono sicurissimo al cento per cento che è la realtà dei fatti. Io non ho parlato prima per paura” si legge nella lettera“Nonostante tutto sto parlando adesso di quel poco che ho visto e che credo sia un indizio sicurissimo. Sono stati loro 100 per 100. Era di mercoledì, tornavo da lavoro intorno alle 12.30-13, abitavo in zona e c’era una fila di auto in coda perché a quei tempi c’era il mercato. Esce un’auto ad alta velocità e sorpassa le auto in coda, si mette correndo nella mia carreggiata e mi tocca specchio e auto, faceva caldo e avevo i finestrini aperti, mi sono accostato e ho guardato dal visore e vedo e sento una bambina gridare Aiuto mamma aiuto.


Era un’auto blu scuro con al lato guida il tunisino, il ragazzo di Gessica Pulizzi. La bambina gridava forte, piangeva dicendo aiuto, ho sentito l’urlo, la bambina, come ho immaginato io era buttata dietro dalla signora che la teneva con i piedi oppure a fianco messa bassa perché la bambina tanto che gridava aiuto che l’altra donna si è girata e le ha messo le mani sulla bocca per non farla urlare. Credetemi io ero fermo e ho visto tutto, ho paura di parlare, ho famiglia e figli ma andate al sicuro, sono loro tre. Sono stati loro al cento per cento”.


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