Da ottobre 2022 verrà introdotto un metodo diverso per il calcolo del prezzo del gas e questo andrà ad influenzare le bollette che ricevono italiane e italiani.
Il nuovo metodo è stato adottato dall’Arera (Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente) come misura per tutelare i consumatori dalle fluttuazioni dei costi del gas e per dare continuità alle forniture.
Che cosa cambia in bolletta?
Dal 1° ottobre 2022 cambierà il metodo di calcolo dei costi della materia prima, per le famiglie che sono ancora nelle condizioni di tutela.
In particolare, si interverrà sul costo della materia prima, una delle 4 voci in bolletta insieme alle spese per il trasporto e la gestione del contatore, la spesa per gli oneri di sistema e le imposte.
Fino ad ora si utilizzavano come riferimento le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso, dal 1° ottobre invece si utilizzerà la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso Psv italiano. Così facendo sarà possibile aggiornare il prezzo di vendita mensilmente anziché ogni tre mesi.
“Il ricorso a un meccanismo più dinamico di formazione del prezzo permetterà di non trasferire al consumatore i costi di copertura del rischio e di trasferirgli invece, immediatamente, i vantaggi derivanti da eventuali decisioni, come il tetto al prezzo del gas, che si dovessero assumere a livello europeo”, ha affermato il presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini.
La misura ha l’obiettivo di tutelare i consumatori anche in considerazione delle ripercussioni sul mercato del gas come conseguenza della guerra tra la Russia e l’Ucraina.
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Foto: KWON JUNHO – Unsplash.
