Tra i tanti temi caldi portati avanti nel processo che vede contrapposti Johnny Depp e Amber Heard, c’è il ruolo di lei nel nuovo Aquaman. Il secondo film, in uscita il prossimo dicembre, è stato coinvolto in un problema per niente affatto marginale: alla luce del rinnovato consenso acquisito da Johnny Depp in questa fase del processo per diffamazione contro la ex moglie, era stata creata – in tempi non sospetti – una raccolta firme su Change.Org per chiedere che la Heard non prendesse parte al nuovo capitolo di Aquaman. La petizione è decollata e manca poco perché non entri a far parte delle petizioni più firmate a livello globale di Change.Org: ad oggi ha raccolto ben 4,2 mln di firme.
L’invito non è stato del tutto raccolto dalla casa di produzione, ma al netto del vox populi, il ruolo dell’ex signora Depp è stato decisamente ridotto rispetto alle intenzioni iniziali. Data l’ambiguità della situazione, è parso a tutti che ci fosse un doppio binario molto pericoloso da percorrere. Da un lato Depp privato di Jack Sparrow. Dall’altro la Heard in auge con Aquaman. Il giudizio (a priori) delle major cinematografiche, rendeva l’idea di un verdetto di colpevolezza (per lui) e di assoluzione (per lei), prima ancora che la corte potesse pronunciarsi. E proprio dal tribunale, arriva la conferma della Heard.
Ho partecipato. Ho combattuto molto duramente per rimanerne all’interno. Non volevano includermi. Ho lavorato per una versione molto ridotta del ruolo. Mi diedero un copione. Poi mi hanno dato nuove versioni in cui erano state tagliate delle scene d’azione, che comprendevano il mio personaggio e un altro personaggio, senza svelare altro. Due personaggi che combattevano un terzo. Basilarmente, hanno tagliato gran parte del mio ruolo.
Immagine di copertina: Change.Org
