Gli SMS, al secolo Short Message Service (che qualcuno, a ragione venduta, ribattezzò in Se Mamma Sapesse), vivono e lottano insieme a noi. Alla faccia dei vari WhatsApp, Telegram e Messenger vari, si è scoperto che gli SMS sono determinanti e godono anche di un triste primato.
Infatti, gli SMS inviati all’amante, sono determinati nelle cause di divorzio, soprattutto per ciò che riguarda gli alimenti. La Corte di Appello di Milano, ha fatto esultare una donna che aveva subito il tradimento da parte del marito. Come ha vinto? Dicendo quali fossero gli SMS che i due si scambiavano mentre la relazione era ancora in corso. SMS che aveva visto, vuoi per caso, vuoi intenzionalmente.
La Corte di Appello di Milano ha giustificato l’addebito per la violazione dell’obbligo di fedeltà, in ragione della scoperta, nel novembre 2007, di messaggi amorosi pervenuti sul cellulare” del marito, Enrico C., e scoperti e letti ‘attentamente’ dalla moglie, Fabrizia V.
Quanto gli sono costati questi SMS al marito?
In ordine:
-2000 euro al mese di mantenimento
-3000 euro al mese per il mantenimento dei tre figli
-Pagamento delle spese giudiziarie
-Pagamento delle spese straordinarie