Ray Kurzweil, ingegnere capo di Google, ha lanciato una nuova profezia in occasione della SXSW Conference ad Austin.
Secondo l’uomo delle previsioni, che dal 1990 ad oggi ne ha azzeccate l’86% (quel che manca a detta sua deve solo ancora avvenire), entro i prossimi 12 anni ci sarà la “singolarità tecnologica”.
Di che si tratta? E’ il momento preciso in cui le macchine saranno più intelligenti degli esseri umani. Nello specifico è quel punto futuro in cui le scoperte tecnologiche saranno talmente rapide che gli umani non riusciranno a stare al passo.
Secondo l’autore di “La singolarità è vicina” in quel preciso istante ci sarà la fine della storia umana così come la conosciamo. Si imporranno le Intelligenze Artificiali Forti e gli umani migliorati ciberneticamente.
Uno scenario apocalittico che non preoccupa Kurzweil, al contrario di Stephen Hawking, Elon Musk e Bill Gates.
Secondo Kurzweil l’idea che una singola intelligenza artificiale possa schiavizzare l’intera umanità è un’invenzione poco realistica.
Le macchine, secondo lui, ci stanno potenziando. Ci stanno rendendo più intelligenti.
Secondo lui nel 2030 non saremo più solo esseri umani, ma diventeremo ibridi.
Il nostro cervello biologico non ci basterà e aggiungeremo impianti nanorobotici che ci aiuteranno a pensare.
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