Uno studio canadese ha svelato tutta la verità sulla quantità di pipì nelle piscine. E come nei peggiori incubi, è molto più di quanto potessimo immaginare. La scoperta, pubblicata sulla rivista Environmental Science and Technology Letters, è abbastanza sconcertante.
Un esempio in numeri: in 346 litri di acqua 21 litri sono di urina. I cartelli che vietano di fare pipì ormai potrebbero non servire più a molto. Né inibire i bagnanti con la storia che la pipì a contatto con il cloro renda l’acqua di colore rosso. Dicerie superate e divieti risultati inutili. C’è purtroppo un dato di fatto impressionante: le piscine sono piene di urina.
Piscine e vasche idromassaggio da incubo
A capo di un progetto di sensibilizzazione all’igiene il Dottor Xing Fan Ling, che ha ribadito la necessità di aumentare la consapevolezza e di educare le persone a rispettare le regole (di base) dell’igiene nelle vasche pubbliche.
“L’alta concentrazione dell’acesulfame potassico, dimostra l’impatto che l’uomo può avere sulla qualità dell’acqua. Molti problemi respiratori e agli occhi, derivano dalla qualità dell’acqua di queste piscine pubbliche. Per ridurre l’esposizione a questi problemi e ai loro impatti negativi, dovremmo monitorare e controllare più spesso la qualità dell’acqua“.