Stando allo studio pubblicato sul Journal of Family Psychology, il figlio preferito c’è (anche se non si dice): infatti circa il 70% dei papà e il 74% delle mamme hanno confermato di avere un figlio preferito all’interno della propria famiglia. Si tratta di uno studio guidato da Katherine Conger dell’Università della California, la quale ha condotto questa ricerca, che affonda le sue radici addirittura nel 1989: una ricerca che si è focalizzata sul rapporto tra fratelli, sorelle e i propri genitori.
Ciò che ne consegue, è questo: i genitori prestano maggior ascolto e attenzione al figlio che gli somiglia di più, dimostrandosi anche più indulgenti per quanto riguarda il trattamento. Va da sé che la ricerca – che ha riguardato 384 coppie – ha avuto lo scopo di verificare se tutto questo comportasse a problemi di autostima nei figli: in sintesi, i problemi di autostima non riguarderebbero i figli più grandi, quanto quelli più piccoli, che – condizionati dalla crescita dei fratelli o sorelle maggiori – si sentirebbero più esclusi dai propri genitori.
Immagine di copertina: Ioann-Mark Kuznietsov su Unsplash
