All’età di 54 anni, Mick Carney viene investito da un ragazzo alla guida mentre guardava il cellulare. Un vuoto enorme si fa spazio nella vita della famiglia Carney, in particolare in quella della figlia Laura che all’epoca della scomparsa del papà aveva 25 anni.
Il dolore della perdita porta la figlia a battersi nell’associazionismo per prevenire le vittime di incidenti stradali. 13 anni dopo, nel 2016 non avrebbe mai immaginato di trovare un ricordo del suo papà che sarebbe divenuto una vera e propria missione: la sua lista dei desideri.
60 desideri esauditi in 5 anni: la storia
Quando aveva 29 anni, nel 1978, Mick Carney diventava padre di Laura e per l’occasione scrisse la sua personalissima lista dei desideri delle cose da fare, tra queste quella di “essere un bravo papà”.
Questa lista è arrivata tra le mani di Laura Carney ben 13 anni dopo e, impiegandoci ben 5 anni, la giovane donna è riuscita a portare a termine quasi tutti i desideri del papà. Uno solo non è stato esaudito, quello di cantare al matrimonio della figlia.
Quali sono stati gli altri desideri che il padre voleva esaudire? C’è il salto con il paracadute, far crescere un’anguria, guidare una Corvette, visitare l’Europa, attraversare un fiume a nuoto, avere una corrispondenza con il Papa e molti altri.
“Guardai mio marito — racconta Laura al Washington Post — e senza dirci una parola entrambi abbiamo pensato la stessa cosa: quella lista dovevo completarla io”.
Una lista di ben 60 desideri, più o meno semplici, che la figlia ,nell’arco di 5 anni, si è impegnata ad esaudire per rendere omaggio al suo papà scomparso “perché mio padre era un sognatore e io sapevo che lui era lì con me” racconta Laura.
L’ultimo desiderio l’ha realizzato il 27 dicembre: incidere cinque canzoni tra i brani amati dal padre.
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