Hollywood trema. Ma a tremare è soprattutto l’industria delle pellicole hard dopo che – in circa due mesi – ben cinque attrici si sono tolte la vita in rapida successione. Cosa sta succedendo? Il mondo dell’hard sta fatturando petroldollari correndo come un treno in corsa, grazie all’accesso dei contenuti in formato digitale e (soprattutto) dopo il definitivo sdoganamento avvenuto negli ultimi anni. Pornoattrici e pornoattori, sono diventati (almeno oltreoceano) a tutti gli effetti delle star al pari dei loro blasonati colleghi che recitano sì, senza concedersi quanto loro. Sono delle ‘star’ dunque, alcune delle quali profumatamente pagate. Ma non sono dei modelli di riferimento.
Sono ben cinque le vittime dell’ultimo periodo. Tutte donne tra i 20 e i 35 anni, e le cause dei decessi – secondo molti – sono proprio imputabili alla fragilità individuale di queste donne in quello che appare sempre più essere un mercato spietato.
Hollywood trema: in due mesi 5 attrici hard hanno perso la vita
Shyla Stylez – 35 anni, canadese. Lo scorso 9 novembre è stata trovata morta nella casa della madre, in circostanze misteriose. Le cause della morte – infatti – non sono state divulgate per volere della madre, la quale ha mantenuto per sé gli esami tossicologici della figlia.
August Ames – 23 anni, canadese. 300 film all’attivo, si sarebbe impiccata ad un albero, lo scorso 6 dicembre nel parco pubblico di Camarillo (California). Causa del decesso è il suicidio dovuto, a quanto pare, per via di una forte depressione.
Yurizan Beltran – 30 anni, americana. Il decesso è stato confermato il 13 dicembre scorso. Il motivo: overdose di droghe a casa sua, in California. Conosciuta anche come Yuri Luv, è stata ritrovata dal proprietario dello stabile in cui viveva, accanto ad un flacone di pillole.
Olivia Nova – 20 anni. Fatale per lei, quel 7 gennaio. La causa del decesso non sarebbe stata una dose eccessiva di sonniferi, quanto una infezione alle vie urinarie (sepsi) sottovalutata e curata male, anzi malissimo. Accanto a lei, una confezione di antibiotici. Anche lei, sola. A tal punto che proprio a Natale – attraverso un tweet – aveva manifestato la sua profonda solitudine.
Olivia Lua – 23 anni, americana. Conosciuta come Olivia Voltaire, lo scorso giovedì è stata trovata senza vita a West Hollywood, dentro la stanza della clinica in cui l’attrice si era recata per disintossicarsi. Ha lottato contro la dipendenza. Il responso dice, ‘un cocktail di farmaci e alcolici‘.
La macchina a luci rosse però non si ferma. Prende atto, un necrologio dopo l’altro, e va avanti. Qualcuno – tra gli addetti ai lavori – lancia il sasso mostrando anche la mano. E’ il sistema, dicono. Tutti sanno, insomma, come se dietro alle recenti morti ci fosse una tacita complicità di chi è perfettamente a conoscenza della fragilità delle attrici, ma non se ne fa carico.
Intanto, fatte le dovute condoglianze, caso dopo caso, la macchina non si ferma, alla ricerca di una nuova stella.
