La vicenda dei dodici ragazzini intrappolati insieme al loro insegnante di calcio all’interno di una delle più grosse grotte thailandesi, Tham Luang, a causa delle piogge torrenziali, sta tenendo il mondo con il fiato sospeso. Da giorni ormai si seguono gli aggiornamenti ma soprattutto si tenta di capire quale sia la soluzione migliore per permettere ai ragazzi di uscire e salvarsi.
A quanto pare le condizioni climatiche e la difficile localizzazione della grotta in cui si trovano rendono il salvataggio qualcosa di molto problematico. Ma a quanto pare ci sarebbe tre possibilità per poterli trarre in salve e dare un lieto finale a questa triste vicenda.
Le opzioni valide suggerite sarebbero: l’immersione, la stabilizzazione dell’ambiente, scavare un passaggio. Ognuno di queste rispettivamente avrebbe dei pro e dei contro non da poco da considerare, sopratutto per la fattibilità e per preservare la salvaguardia dei protagonisti dell’amara vicenda. L’immersione potrebbe essere la più semplice se non fosse che nessuno dei ragazzi sa nuotare. Tra i problemi: c’è il rischio di ipotermia e i cunicoli sono strettissimi quindi si potrebbe estrarre solo un bambino per volta. Sebbene sia una opzione valida, in molti consigliano di evitarla e di mettere in sicurezza gli adolescenti nel luogo dove sono. Meglio stabilizzare l’ambiente dunque e rendere la loro permanenza più lieve assicurando i beni primari e necessari. Ultima è quella di scavare un passaggio, anche in questo caso le operazioni potrebbe andare per le lunghe.
Fonte foto: Facebook

IN ONDA | Radio Serie A - con RDS
IN ONDA