La maglia nera nel ciclismo è ispirata a “Tico“. E’ la storia di un ciclista per caso, spinto dalla grande passione per le due ruote, Giuseppe Ticozzelli che partecipò al Giro d’Italia da indipendente (senza cioè sponsor che gli garantissero i rifornimenti necessari ad affrontare la gara) e con la maglia nera.
Originario del Pavese oltre che di ciclismo era appassionato di calcio: fondò la Alessandria e giocò nel Casale, un’altra delle squadre di cui utilizzò la maglia nerostellata.
La maglia e la passione per il ciclismo lo hanno reso “leggenda”, come riporta La Stampa in un articolo a lui dedicato.
“Tico” è considerato l’ispiratore della maglia nera, maglia che viene assegnata all’ultimo nella classifica generale del Giro d’Italia. Lui però non è mai arrivato ultimo, almeno al traguardo. Ticozzelli era famoso per arrivare all’ultimo momento alla partenza, appena in tempo per salire sulla sua Maino e partire in una lunga corsa solitaria.
Le sue vicende stravaganti ispirarono, vent’anni dopo, l’istituzione della maglia nera che ufficialmente è esistita solo per sei edizioni, dal 1946 al 1951.
Una cosa certa è che Tico sarà stato un ciclista per caso, ma come calciatore era esemplare. E’ stato un calciatore professionista di ottimo livello, dalla correttezza esemplare (mai espulso), molto popolare ai suoi tempi. Classe 1894, nativo di Castelnovetto in Lomellina dove visse fino a 16 anni, nel 1912 fu tra i fondatori dell’Alessandria Calcio, in cui militò dal 1914 al 1921.
