“L’amore non è razionalità” come canta Raf in Infinito, è difficile spiegare l’emozione più bella e potente al mondo. Come nasce questo sentimento? Perché ci si innamora? Ma soprattutto siamo sicuri che durerà per sempre? Siamo stati abituati a pensare che la ricetta per una buona storia d’amore sia quella di accompagnarsi ad un partner diverso da noi, in grado di compensarci e nello stesso tempo stimolarci. Diversi modi di pensare, di affrontare la vita, di vedere le cose stimolano nuove emozioni e creano nuove conoscenze. I due poli opposti che si incontrano e che come per magia si attraggono. Eppure secondo lo studioso e psicologo britannico Glenn Wilson, a garantire il successo di un amore è il quoziente di compatibilità tra due persone (Compatibility Quotient). E dice di più. Affermando che l’affinità tra due partner sia fondamentale per la durata di un buon rapporto, Wilson smentisce la teoria che “gli opposti si attraggono“.
“Gli opposti si attraggono, si cercano, si completano, si amano perché si donano reciprocamente quello che individualmente non hanno e rappresentano anche un’attrattiva di reciproca curiosità“.
Beniamino Joppolo
In amore ‘chi si somiglia si piglia’
Nelle relazioni di coppia le differenze possono affascinare ed attrarre i partner ad intraprendere un percorso insieme, ma secondo lo studioso, solo inizialmente. Se a lungo andare non si trovano affinità, punti in comune, similitudini di pensiero, sarà difficile che quel percorso avrà un lieto fine. Potrebbe pertanto essere affascinante ed emozionante solo nella fase iniziale del rapporto, quella dell’innamoramento.
Con questi presupposti la teoria smonta – nuovamente – il mito che perdura nel tempo: le troppe differenze non aiutano in amore, al contrario sono le somiglianze a garantire la solidità e la durata di un legame di coppia.