Da un lato la magnificenza di un film come Top Gun e l’idea di un mondo attrattivo, ma che attrattivo – a ben vedere – non lo è più. Lo è stato, certamente. Ma ora non è più così. L’America si sveglia e scopre che ai propri giovani la carriera militare non interessa più, e questo nonostante siano stati adottati diversi incentivi per incoraggiare i ragazzi. Eppure la Marina – la US Navy – ci aveva sperato e lo aveva anche ammesso pubblicamente per bocca del portavoce della Us Navy, il comandante Dave Benham. Idem dicasi per l’Air Force: se Atene piange, Sparta non ride.
Nulla dunque, il tentativo è stato vano: così, il 2022 si è trasformato nell’anno più difficile per le forze militari americane. Da un lato c’è chi dice che la causa dipenda dal fatto che ci siano frange troppo estremiste all’interno delle Forze Armate americane, dall’altro invece, c’è chi punta il dito sulla cultura odierna, colpevole di aver formato giovani privi di spirito di sacrificio. A tutto questo va aggiunta la difficoltà (causa Covid) di far incontrare i reclutatori ai giovani, ma non è il solo problema: c’è anche l’obesità, ci sono i problemi medici e fedine penali poco compatibili con il servizio militare. Non bastano dunque gli incentivi economici, così come l’adeguamento di regole e norme: ad oggi la superpotenza americana, ha sì le armi, ma sempre più difficilmente trova reclute disposte ad usarle.
Immagine di copertina: Top Gun