Roma – Non accenna a placarsi la polemica scoppiata tra i sindaci del comprensorio palermitano e il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. Nei giorni scorsi, il governatore, parlando di assistenza ai disabili e citando un rapporto dell’Asp del capoluogo, aveva affermato che a Misilmeri i disabili gravissimi non sarebbero 110, come emerso in un primo momento, bensì 47, e soprattutto che 15 delle persone inserite negli elenchi sarebbero decedute.
Una dichiarazione che non è piaciuta ai primi cittadini, guidati dal sindaco di Misilmeri Rosalia Stadarelli, che si sono riuniti per difendersi e rispedire le accuse al mittente. “Ognuno di noi si sente mortificato per il territorio che rappresenta. Noi non abbiamo erogato nessun fondo né servizio a deceduti, anche perché la Regione non ha trasferito nessuna somma al distretto. Se Crocetta, che oggi assume anche la delega di assessore alla Famiglia, non conosce le procedure all’interno del suo assessorato me ne dispiaccio”.
Il sindaco di Ventimiglia di Sicilia Antonio Rini ha spiegato che sono stati rispettati alla lettera i criteri e le tipologie di disabilità elencate dalla Regione.
“I comuni non hanno potere decisionale sulle commissioni, fanno soltanto da sportello perché i comuni sono gli enti istituzionali più vicini a cittadini. Quelle di Crocetta sono dichiarazioni per il circuito mediatico. Per Crocetta, quando non è la mafia sono i comuni, quando non sono i comuni è altro. Ha sempre bisogno di un capro espiatorio. E’ possibile invece che la Regione debba cominciare ad interrogarsi su se stessa?”.