Roma – Sul volo della Swiss Air Roma-Ginevra del 18 settembre, il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha vissuto una spiacevole disavventura. In un video racconta quanto gli è accaduto mentre stava utilizzando il bagno della prima classe, semplicemente perché più vicino alla fila numero 4 dove sedeva. Due stewart hanno iniziato a bussare con insistenza e lo hanno poi ripreso con toni accesi per non avere utilizzato la toilette in fondo all’aereo, destinata alla seconda classe. Per il critico d’arte, che ha giurato di non prendere mai più un volo Swiss Air, esistono “cacatori di prima classe e cacatori di seconda classe”.
“Io non prenderò mai più un aereo Swiss Air”, giura Sgarbi. “Avete una esigenza, dovete fare la pipì o la popò e chiedete di farvi passare ai vicini. Così è accaduto, ho fatto pochi passi, sono andato nella toilette – ha raccontato – e mentre stavo serenamente cacando e anche con una certa concentrazione e per un tempo medio-lungo, a un certo punto come i nazisti che arrivavano a prendere gli ebrei, bussando alla porta in questo modo (picchia rumorosamente sulla parete, ndr), questo hostess parlava il suo francese, non capivo bene che cosa, volevo aprire per mostrare che stavo cacando e far capire che mi lasciassero finire. No, ancora: toc toc toc”.
“Vengo quasi malmenato dai due stewart – ha proseguito – che mi dicono: lei non poteva andare in quel cesso. Dico ‘Scusi e dove è scritto?’. No perché la quarta fila deve andare a fare i suoi bisogno in fondo. Dico ‘Guardi non c’è scritto da nessuna parte. Io che sono anche un uomo malato, ho avuto qualche problema di cuore e in ogni caso ho dei problemi che mi portavano ad andare in bagno, stavo finendo. No, no, no… Lei doveva uscire, questo non era il bagno suo, con un tono prepotente e addirittura spingendomi. Al che io, fortunatamente, non ho reagito. Guardi, se lei alza la voce chiamiamo la polizia. Col cazzo la polizia”.
“C’è merda di prima classe e merda di seconda classe. C’è cacatore di prima classe e cacatore di seconda classe – ha attaccato Sgarbi, per poi concludere – Swiss Air. Cacca, la mia. Quindi affettuosamente io non salirò mai più su un volo Swiss Air e vi suggerisco di non farlo neanche voi”.
Su Facebook Sgarbi ha inoltre postato la precisazione della compagnia aerea elvetica: “Ci rincresce che il signor Sgarbi abbia avuto un’esperienza così spiacevole su un volo Swiss. Approfondiremo internamente quanto accaduto e le circostanze che hanno portato a questa situazione”. Lui ha replicato: “Prendo atto della reazione di rincrescimento della compagnia Swiss. E per evitare che mi venga attribuito un atteggiamento di ritorsione, come sarebbe naturale, posso confermare che Swiss non fa cagare”.