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Pollon? Ecco cosa non sapete della dea della speranza

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Pubblicato il 15/12/2015
Di Team Digital
Pollon Ecco cosa non sapete della dea della speranza

Il celebre cartone animato è del 1982!

Pollon e le avventure degli dei dell’Olimpo


C’era una volta su un monte Olimpo…” un popolo di bellissimi e lussuriosi dei e poi c’era lei, una minuta bambina riccioluta e bionda che si accompagnava sempre ad un piccolo cupido alato. Si è proprio lei. Pollon, Pollon la combina guai. La figlia di Apollo, il dio del Sole, nipote di Zeus il padre di tutti gli dei.

Sempre in compagnia del fidatissimo pasticcione Eros, l’angioletto dell’amore, che vestito di nulla la segue ovunque con il suo arco e le sue frecce da lanciare agli abitanti dell’Olimpo, combinando innamoramenti quotidiani a volte decisamente troppo casuali ed imbarazzanti.

Un cult dei cartoni della generazione degli anni 80 è riuscito ad entrare nella case, nel cuore e a restare nei ricordi di tutti. Basta infatti intonare una semplicissima filastrocca “Sembra talco ma non è, serve a darti l’allegria…” per capire immediatamente di quale cartone animato stiamo parlando.


Un “manga/greco” degli anni 80


La serie animata Pollon, è stata trasmessa per la prima volta in italia nel 1984 all’interno del famosissimo programma Bim Bum Bam e si compone di ben 46 episodi, uno più divertente dell’altro! Nonostante ci presenta – in chiave decisamente più umoristica – i miti greci (tutt’altro che perfetti e divini, anzi dediti al vizio e alle debolezze umane) resta aggrappata alle tradizioni giapponesi del creatore del manga Azuma Hideo (autore anche di Nanà Supergirl) come ad esempio le cene ed i pranzi ricchi di tonnellate di riso mangiato rigorosamente con le classiche bacchette. La simpaticissima Pollon è stata difatti una piacevole “guida turistica”, in grado di accompagnarci con estrema allegria in un viaggio – tra l’altro interessantissimo – nell’antica Grecia (che poi tanto antica non risultava, tra radio e televisioni…) attraverso le vicende degli dei dell’Olimpo. Cosa che fino ad allora riuscivano a fare in maniera molto più noiosa gli insegnanti, propinando la lettura di volumi enormi, scritti in un linguaggio piuttosto antico degno della più classica mitologia greca. La piccola Pollon desidera sopra ogni cosa diventare una bellissima dea, per diventarlo stringe un patto con il nonno Zeus: dovrà riempire un salvadanaio di monetine che lui le donerà ad ogni sua buona azione.

L’intento di aiutare gli altri è una causa più che nobile: ma nella realtà dei fatti non sarà così facile ed i guai non mancheranno, soprattutto per i malcapitati che si imbatteranno nel suo cammino e in quello del fedele aiutante Eros, il dio dell’amore ma…bruttino, piccolo, paffutello e sgraziato. Il miglior amico di Pollon, che non riuscendo a resistere alla forte personalità egocentrica e quasi da show girl dell’amica, finirà per essere coinvolto in tutte le sue buffe avventure. Riportando l’allegria nella vita dei tristi e sfortunati amici che era solita incontrare nelle sue avventure, grazie ad una miracolosa “polverina magica” che lanciava loro.


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Poi ci sono Apollo, il padre che trasporta il mitico carro del sole grazie a un ronzino Dosankos che obbedisce solo se vede una carota, ma che farà sempre tardi a farlo sorgere a causa della sua pigrizia.


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Il nonno, Zeus, il padre degli dei, in realtà un donnaiolo che tradisce di continuo la moglie Era, che lo punirà con fulmini da lei stessa creati.


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Poseidone il grandioso dio del mare che però non sa nuotare.


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Efesto, il dio del fuoco e dei metalli, il marito della bellissima Afrodite (la mamma del bruttino Eros!).


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Quanto è stato bello imparare a conoscere tutte le divinità mitologiche dell’Olimpo in questo modo!


Probabilmente non sapete che…


1. Il titolo originale del fumetto da cui è stato tratto il cartone animato era “Olympos no Pollon” e cioè “Pollon del Monte Olimpo”, ma in Italia venne chiamato “C’era una volta…Pollon“.

2. La prima pubblicazione del fumetto è datata nientemeno 1977, mentre il cartone animato di Pollon venne alla luce nel 1982 e venne trasmesso su Italia1 per la prima volta nel 1984

3. Pollon è uno dei pochi cartoni animati che ricalca quasi completamente il contenuto del manga da cui è tratto, compreso il finale della storia. Finale che vede Pollon salvare l’umanità diventando lei stessa la Dea della Speranza.

4. Sul finire degli anni 80, Hideo Azuma, il creatore di Pollon, scappò di casa e visse per qualche anno come un senzatetto.

5. All’interno del cartone animato, così come nel manga, vengono spesso fatti chiari riferimenti all’omosessualità di alcuni personaggi. Argomento che in Giappone non era assolutamente un tabù. Il fatto è che in Italia Pollon non subì alcuna censura a riguardo.

6. La sigla del cartone, Pollon, Pollon combinaguai, forse una delle più simpatiche sigle mai scritte per un cartone animato, è cantata da Cristina D’Avena grazie anche alla partecipazione di Piero Cassano dei Matia Bazar.


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