Tra i commenti di Alex Britti fino alle critiche di Valerio Scanu a Blanco, negli ultimi mesi molti artisti hanno espresso la propria opinione in merito all’uso dell’autotune. Anche Francesco Gabbani ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Nelle interviste rilasciate prima di Sanremo, il cantautore ha spiegato chiaramente che torna al festival molto più rilassato.
Gabbani ha detto che quest’anno non sente la competizione della gara, dal momento che l’attenzione si è spostata più sui personaggi e meno sulle canzoni. Ha aggiunto di non voler “fare nomi”, ma ovviamente in molti l’hanno interpretata come una frecciatina a uno dei suoi colleghi e, nelle prossime settimane, i giornalisti faranno di tutto pur di capire a chi si riferivano le sue parole.
Francesco Gabbani e la polemica sull’autotune a Sanremo
Parlando di autotune, però, Gabbani ha preferito essere decisamente meno diplomatico. Ha spiegato che a Sanremo è consentito usarlo come “effetto vocale” e non come correzione degli errori di intonazione. A suo avviso, è una distinzione un po’ confusa. Ecco le sue parole:
“Come si fa a stabilire se è effetto vocale o correttore? Si rischia confusione. Paradossalmente, quelli che non lo usano, come me e pochi altri, e che magari sono anche intonati, rischieranno di sembrare stonati se ci saranno delle piccole imperfezioni legate all’esibizione.”
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