“Ci siamo messi a immaginare una fotografia di questo paese”, ha spiegato Gabry Ponte descrivendo qual è stata la prima intuizione che l’ha portato a produrre “Tutta l’Italia”. Inizialmente proposta a Carlo Conti per essere in gara a Sanremo 2025, la canzone è poi diventata la sigla ufficiale della kermesse.
Terminato il festival, Gabry Ponte ha poi presentato la canzone al San Marino Song Contest, vincendo la finale e aggiudicandosi ufficialmente l’opportunità di accedere all’Eurovision Song Contest. Come spiega Rockol, la canzone gioca con i cliché ricorrenti sugli italiani. Il DJ voleva raccontare in maniera ironica non tanto i difetti degli italiani, ma come veniamo visti all’estero.
Ecco come è nata “Tutta l’Italia” di Gabry Ponte
Il brano è nato molto velocemente: “nel giro di due ore”, ha detto Gabry Ponte, spiegando di aver collaborato con due autori molto talentuosi come Edwin Roberts e Andrea Bonomo. Insieme hanno giocato a contaminare la musica dance con altri tratti caratteristici dell’Italia. “Abbiamo una tradizione folkloristica enorme” – ha spiegato Gabry Ponte – “Quindi abbiamo preso questa volta un po’ di pizzica, un po’ di tarantella e ci siamo divertiti molto.”
Il DJ ha anche espresso parole di ammirazione nei confronti di Lucio Corsi, ora diventato un suo competitor all’Eurovision. Il DJ si è detto molto contento che sia lui quest’anno a rappresentare l’Italia e la nostra grande tradizione cantautorale. Ha anche svelato che “Volevo essere un duro” era uno dei suoi pezzi preferiti di Sanremo 2025.