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Eurovision 2022, il racconto della finale: Mahmood e Blanco fanno cantare Torino, i Måneskin “tornano a casa”

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Pubblicato il 14/05/2022
Di Team Digital
Eurovision 2022 il racconto della finale Mahmood e Blanco fanno cantare Torino il ritorno dei Mneskin


Inizia lo spettacolo: l’edizione italiana dell’Eurovision Song Contest, la manifestazione canora più importante del continente che è tornata nel Bel Paese dopo 31 anni di assenza, sta per incoronare il successore dei Måneskin, che trionfarono a Rotterdam un anno fa.


Ma nell’ultimo atto, la kermesse è pronta a regalarci tantissime emozioni: oltre alla gara, sono previste esibizioni proprio dei Måneskin, dei conduttori Laura Pausini e Mika, un collegamento con la nostra Samantha Cristoforetti, e ancora Gigliola Cinquetti, la prima italiana a vincere l’Eurovision nel 1964 con “Non Ho L’Età”.


Laura Pausini dà il via allo show


La serata è entrata subito nel vivo, ma ad aprire lo spettacolo è stato un medley incredibile della nostra Laura Pausini.


“Bienvenido”, “Le Cose Che Vivi”, “Lo Canto”, “La Solitudine” e “Scatola”: Laura ha regalato al pubblico dell’Eurovision una versione inedita di alcuni dei suoi più grandi successi che l’hanno consacrata in tutto il mondo come una delle cantanti italiane di maggior successo. 




Le esibizioni: Mahmood e Blanco fanno cantare il Pala Olimpico 


Per chi segue l’Eurovision, sa che le performance si susseguono una dietro l’altra: i 25 artisti hanno presentato sul palco i brani in gara e il pubblico ha potuto finalmente assistere anche alle performance dei Paesi “Big Five”. Spagna, Regno Unito, Francia, Germania e, ovviamente, Italia.


Mahmood e Blanco non hanno deluso le aspettative, regalando una performance di “Brividi” che ha emozionato il Pala Olimpico e tutto il pubblico dell’Eurovision, riportandoci indietro di qualche mese, quando la stessa magia l’avevamo vissuta noi italiani da casa assistendo alla loro vittoria al Festival di Sanremo 2022.




Le esibizioni: Kalush Orchestra e l’urlo per l’Ucraina


Sono tra i favoriti secondo i bookmakers, soprattutto per mostrare tutto il supporto al Paese invaso dalle truppe russe. I Kalush Orchestra si sono esibiti con “Stefania”, che qualche giorno fa avevano anche “mixato” con “Brividi” di Mahmood e Blanco, con un grido finale: “Please help Mariupol” (per favore aiutate Mariupol).




Dopo tutte le esibizioni, i conduttori Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan hanno aperto il televoto che, assieme ai voti delle giurie nazionali, incoronerà il Paese vincitore dell’edizione 2022 dell’Eurovision. Ecco il recap di tutte le performance:



Il ritorno dei Måneskin infiamma il Pala Olimpico


Damiano, Victoria, Ethan e Thomas sono tornati là dove tutto era cominciato: sul palco dell’Eurovision Song Contest, che quasi un anno fa li aveva portati sul tetto d’Europa e da lì fatti partire poi in tutto il mondo, grazie al successo di “Zitti e Buoni”, ma anche di “Beggin’” e “MAMMAMIA”


Al Pala Olimpico sono tornati da campioni in carica per lasciare il trono al brano vincitore del 2022, ma hanno anche regalato una straordinaria performance live del loro nuovo singolo “Supermodel” – che potete ascoltare anche in rotazione su RDS nella nostra Playlist 100% Grandi Successi. 


Non solo: i Måneskin hanno anche fatto un tributo a Elvis Presley con una cover di “If I can dream”, brano che sarà inserito nella colonna sonora di “Elvis”, il nuovo film di Baz Luhrmann dedicato al re del rock’n’roll.



Gigliola Cinquetti ricorda la prima vittoria dell’Italia 


Per prima aveva portato il premio dell’Eurovision in Italia, ed è ancora tutt’oggi la cantante più giovane ad aver trionfato nel contest: Gigliola Cinquetti non poteva mancare sul palco dell’edizione di Torino e ha ricantato, a 48 anni di distanza da quel giorno, “Non Ho L’Età”.



Lo spettacolo di Mika con i suoi successi


Così come la sua collega Laura Pausini, anche Mika ha incantato il Pala Olimpico con un medley dei suoi successi: “Love Today”, “Grace Kelly”, “Yo Yo” e “Happy Ending” hanno fatto cantare, ballare ed emozionare anche il pubblico da casa e riempito di cuori l’arena.




I voti delle giurie nazionali e il televoto


Il momento più adrenalinico dell’Eurovision è quello dello “spoglio dei voti”: ogni Paese ha prima dichiarato la propria top 10 con i voti delle giurie nazionali, composte da esperti musicali, stabilendo così la prima classifica parziale.


Sin dai primi collegamenti, è stato chiaro che a giocarsela sarebbero stati Regno Unito, Spagna, Svezia, Italia, Grecia, Portogallo e Ucraina, con un susseguirsi di 12 punti che hanno fatto scambiare le prime sette posizioni. 



Poi il momento “ribaltone” con il televoto: l’anno scorso il voto del pubblico aveva permesso ai nostri Måneskin di superare Francia e Svizzera, trionfando con ben 318 voti. 


Quest’anno un grande balzo per la Moldavia che ha ottenuto ben 239 punti e la Serbia con 235 (con il primo posto nella classifica parziale). 


L’Italia ha ottenuto 110 voti, con 268 totali: matematicamente fuori dalla corsa per la vittoria. 


Incredibile riscontro del televoto per l’Ucraina: 439 punti per i Kalush Orchestra, praticamente inarrivabili dagli altri partecipanti. Un forte messaggio di pace da parte di tutta l’Europa, come anche annunciato alla vigilia della manifestazione.


Finisce infatti così: i Kalush Orchestra in cima alla classifica, con Mahmood e Blanco al sesto posto finale (qui tutti i dettagli sui voti ricevuti). L’Ucraina viene quindi proclamata vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2022, con la speranza che l’anno prossimo si tornerà a cantare nei loro confini.



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