Britney Spears si è vista nuovamente respingere la richiesta di rimozione della tutela legale che suo padre esercita sulla sua persona e sul suo patrimonio da ormai 13 anni.
Tale decisione arriva a una settimana di distanza dalla prima testimonianza della cantante nel processo che la vede coinvolta per porre fine alla conservatorship, ovvero lo strumento legale che ha permesso al padre Jamie Spears di controllare il patrimonio e la vita personale della figlia dal 2007, quando fu protagonista di una crisi nervosa di fronte al mondo intero dopo il divorzio dall’ ex marito Kevin Federline.
In quell’occasione, Britney ha rivelato di essere stanca di non poter avere la libertà che desidera, come poter sposare o concepire figli con il suo attuale fidanzato, accusando il padre: “Ho una spirale, ma non mi permettono di toglierla”.
I media americani spiegano che la richiesta proveniente dal team di avvocati della Spears richiede di approvare l’affiancamento della società Bessemer Trust alla tutela legale della popstar, in modo da poter intercedere tra le volontà delle due parti. Tuttavia, la decisione del tribunale non è collegata alle recenti dichiarazioni di Britney Spears, bensì a una precedente udienza dello scorso novembre.
Come rivelato alla CNN da due persone vicine a Britney, l’avvocato della cantante – Samuel Ingham III, formulerà una nuova richiesta al tribunale affinché venga interrotta la conservatorship che permette al padre di mantenere anche il controllo sull’enorme patrimonio della Spears, che vale circa 60 milioni di dollari.
La prossima udienza è fissata per il 14 luglio.
I don’t even know where to start with this, because this is so tough for me to say. I will not be performing my new show Domination. I’ve been looking forward to this show and seeing all of you this year, so doing this breaks my heart. pic.twitter.com/kHgFAVTjNA
— Britney Spears (@britneyspears) January 4, 2019
Foto: Britney Spears, via Instagram
