“Ascolto canzoni tristi per sentirmi ancora più triste” tanti meme riprendono ironicamente questa frase ed effettivamente molte persone in situazioni di tristezza si mettono ad ascoltare le playlist più strappalacrime che esistono.
Dopo la fine di una relazione in molti si crogiolano in quel mood malinconico che aumentano ascoltando brani tristi, tanto che esistono proprio delle playlist ad hoc per questo. Tuttavia, secondo lo psicologo Mark Travers non bisognerebbe farlo.
Ecco perché non dovresti ascoltare canzoni tristi dopo una rottura
Travers ne ha parlato su Psychology Today ed ha fornito alcune ragioni per cui bisognerebbe evitare le playlist strappalacrime per elaborare una rottura. Innanzitutto, come sostiene lo psicologo, l’elaborazione del lutto non avviene se continuiamo a rivivere quel momento, quindi dovremmo evitare di riportare la nostra mente e le nostre emozioni a quel momento passato perché ci farebbe rimanere incastrati a quell’istante senza riuscire ad andare avanti.
Molti studi hanno dimostrato come la musica influenza le nostre emozioni; nel caso di una rottura la tristezza mista alla malinconia è ciò che proviamo più frequentemente e non dovremmo sollecitarla attraverso la stimolazione musicale. Fermarci al passato non ci aiuta ad andare avanti e ad elaborare nel modo più corretto la fine di un amore.
Il passato non è modificabile quindi sarebbe meglio concentrarsi sul presente e sul futuro e, anche attraverso la musica, ricercare l’equilibrio e la felicità perduti.
Foto di Elice Moore su Unsplash