In Sardegna, un progetto all’avanguardia promette di rivoluzionare il settore delle costruzioni sostenibili grazie all’utilizzo di mattoni realizzati con latte di scarto. L’idea, sviluppata dalla startup Milk Brick di Ossi, è destinata a trasformare il modo in cui pensiamo alla sostenibilità nell’edilizia. Fondata da Giangavino Muresu, Milk Brick punta a risolvere le problematiche legate allo smaltimento del latte scaduto, un rifiuto comune nell’industria casearia, convertendolo in mattoni bio-compositi con eccellenti proprietà isolanti.
Come vengono creati i mattoni dal latte di scarto
Il processo produttivo, brevettato e in fase di perfezionamento dal 2011, sfrutta i principali componenti del latte-acqua e caseina. La caseina viene estratta e trasformata in una fibra che diventa la base dei mattoni. Questi mattoni non solo offrono un’elevata traspirabilità e proprietà antibatteriche, ma sono anche completamente riciclabili, rappresentando così un’alternativa ecologica ai materiali da costruzione convenzionali.
Il progetto ha recentemente raggiunto una pietra miliare significativa: presto, a Ossi, sarà costruito il primo edificio realizzato interamente con questi mattoni innovativi. Questo primo edificio non rappresenta solo un successo per Milk Brick, ma anche un simbolo del potenziale della Sardegna come hub per l’innovazione sostenibile.
Questa iniziativa fa parte di un più ampio impegno verso i principi dell’economia circolare, che mira a ridurre l’impatto ambientale attraverso il riutilizzo creativo dei rifiuti. Secondo Muresu, l’utilizzo del latte scaduto non solo contribuisce a ridurre i rifiuti, ma offre anche nuove opportunità economiche per l’industria locale. La startup sta già attirando l’attenzione di altre regioni e potenziali investitori interessati a replicare il modello in altre parti d’Italia e oltre.
Foto di Eiliv Aceron e Kimon Maritz su Unsplash