L’ultimo periodo della sua vita, è questo l’argomento del libro scritto da Dave Itzkoff che oltre a raccontare un periodo della vita dell’attore, forse il peggiore, vuole anche far luce sul mistero della morte che lo riguarda. Dalle testimonianze di chi gli è stato vicino sembra che Robin Williams nell’ultima fase della sua vita avesse non pochi problemi, legati non solo a limiti motori ma anche a difficoltà di memoria. Sono diverse le persone che hanno raccontato aneddoti in cui il protagonista di noti film di successo aveva difficoltà a completare frasi o a ricordare battute di film. In casi peggiori c’è chi racconta che rimaneva fermato e immobile senza riuscire ad andare avanti in una conversazione. Susan Schneider, la terza moglie di Williams ha dichiarato:
Aveva un’andatura lenta e strascinata. Odiava non riuscire a trovare le parole, quando conversava. A volte si bloccava in una posizione, incapace di muoversi: la cosa lo frustrava. Iniziava ad avere problemi di vista, non riusciva a valutare distanza a profondità. Era sempre confuso. Ho pensato: mio marito è ipocondriaco? Abbiamo indagato e provato qualsiasi cosa, ma non c’erano risposte
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