Carlo Conti dopo questo Festival di Sanremo è ancora al centro dell’attenzione. Dalle sue ultime dichiarazioni circa ciò che lo amareggiò al Festival, fino all’ultima intervista al Corriere dove racconta la sua giovinezza, che vedremo in questo articolo.
Carlo Conti racconta la giovinezza tra donne e spensieratezza
Carlo Conti non ha mai nascosto di aver vissuto la giovinezza con spensieratezza e divertimento, specialmente per quanto riguarda le relazioni. Prima del matrimonio, il conduttore toscano ammette di aver attraversato una fase da vero seduttore: “Le donne si invaghivano di me perché facevo spettacolo, mica per altro. Ho capito come funzionava quando ho iniziato a mettere i dischi nei locali (…) Ero single e mi davo da fare. Mi sono divertito. Meglio prima che dopo, no?”.
Per anni, il matrimonio non rientrava nei suoi piani e l’idea di una convivenza sembrava lontana. Non aveva mai condiviso la casa con una compagna e scherzava sul fatto di non aver mai avuto “un doppio spazzolino” nel suo bagno. Seguiva il pensiero di Alberto Sordi, convinto che sposarsi significasse “mettersi un’estranea in casa”. Tuttavia, tutto è cambiato con l’arrivo di Francesca Vaccaro.
L’amore per Francesca ha rappresentato una svolta inaspettata e decisiva nella sua vita. Conti ricorda un episodio che gli ha fatto capire quanto fosse profondo il sentimento che provava per lei: “Una volta ero con un amico in giro con due ragazze dopo la serata in discoteca. Lui mi dice: ‘Allora?’. ‘Non sono innamorato di lei. Amo Francesca…'”. Da quel momento, non ha più avuto dubbi e, senza esitazioni, ha deciso di sposarla. Oggi, il loro rapporto è solido e privo di conflitti: “Con mia moglie non litighiamo mai. Il detto: ‘L’amore non è bello se non è litigarello’ non fa per me, il mio è: ‘Chi si somiglia si piglia’”.
Due anni dopo le nozze, Conti è diventato padre, un’esperienza che ha vissuto con un’intensità particolare. Avendo perso il padre quando era solo un bambino di diciotto mesi, ha sempre sentito il peso di quella mancanza. Cresciuto dalla madre Lolette, che ha affrontato ogni difficoltà con determinazione, il conduttore si è reso conto solo in età adulta di cosa significasse non avere una figura paterna accanto. “Quando ho iniziato a giocare con mio figlio mi è venuto in mente mio padre. Mi sono immaginato come sarebbe stato con me, cosa avremmo fatto insieme se non fosse scomparso così presto. Faccio con Matteo le cose che forse il ‘mi babbo’ avrebbe fatto con me”.
Riflettendo sulla sua infanzia, Conti riconosce il ruolo fondamentale di sua madre, che gli ha trasmesso valori solidi e un’educazione rigorosa. “Non ho mai avuto una figura maschile di riferimento, ma ho avuto un grande modello materno per severità. Ora capisco: se mia madre non avesse tenuto il polso fermo non so come sarebbe finita”.
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