Dicembre non è solo il mese di Natale e Capodanno: è anche il momento in cui arriva la “tredicesima”, un sostegno economico che molte famiglie attendono per affrontare le spese di fine anno. Si tratta di una mensilità aggiuntiva riconosciuta ai lavoratori dipendenti dal 1960, parte integrante della retribuzione per chiunque abbia un contratto subordinato.
La tredicesima spetta infatti a tutti i dipendenti, pubblici e privati, sia con contratto a tempo determinato che indeterminato, e indipendentemente dal fatto che si lavori part time o full time. Ne hanno diritto anche pensionati e beneficiari dell’assegno sociale, che la ricevono insieme al cedolino di dicembre.
Pagamento della tredicesima 2025: calendario e importi
Non esiste una data unica per l’erogazione. Le aziende in genere la pagano tra la seconda settimana di dicembre e i giorni immediatamente precedenti alle festività, mentre per i pensionati l’accredito arriva puntualmente all’inizio del mese, insieme alla pensione.
Il calcolo segue una regola chiara: ogni mese viene accantonato un dodicesimo dello stipendio lordo. A fine anno questa quota viene moltiplicata per il numero di mesi effettivamente lavorati, ottenendo l’importo lordo della tredicesima, da cui vanno sottrate le tasse. Non essendo previsti elementi variabili o detrazioni, la cifra finale risulta quasi sempre leggermente inferiore allo stipendio normale. Per i pensionati, invece, l’importo corrisponde al valore della pensione di dicembre.
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