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Soffri di mal di schiena? I 5 errori più comuni da evitare

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Pubblicato il 20/02/2023
Di Team Digital
Soffri di mal di schiena I 5 errori pi comuni da evitare


Di mal di schiena ne soffrono tantissime persone; si stima addirittura che ne soffre almeno una volta nella vita l’80% degli adulti. Posture errate, esercizio fisico quasi nullo o lavori che portano ad avere problemi alla colonna vertebrale, sono solo alcune delle ragioni per cui la nostra schiena è spesso dolente, alcune volte anche in maniera grave.


Cosa fare però per prevenire e curare questo dolore così comune? La Dottoressa Sabrina Donzelli, fisiatra dell’Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale, ha rilasciato un’intervista per Il Corriere nella quale fornisce consigli utili sul tema.


5 errori da evitare per liberarsi del mal di schiena


La prima cosa da fare nel caso di dolore, in generale, è quella di rivolgersi al proprio medico curante. Successivamente il fisiatra è la seconda figura chiave per individuare il problema e indicarne così le cure.


  1. Armarsi di pazienza: “La cura sbagliata arriva per vari motivi. Innanzitutto, perché spesso chi ne soffre cerca una ‘bacchetta magica’ per eliminare il problema senza impegnarsi troppo: l’urgenza di risolvere senza sforzo il mal di schiena può portare a scegliere soluzioni che non sono davvero tali.” Commenta Donzelli.
  2. Non fermarsi: “È ancora largamente diffusa l’idea che con il mal di schiena ci si debba fermare e mettere a letto. È vero il contrario, il tempo passato immobili dovrebbe essere limitato ai momenti più acuti di dolore ma poi è bene cercare il più possibile di non farsi limitare nella vita quotidiana.” Afferma Donzelli.
  3. Dopo la cura bisogna mantenere l’esercizio fisico per prevenire: “Bisogna insegnare come muoversi nel modo giusto e come tornare a un’attività fisica adeguata, perché fare movimento è imprescindibile per una schiena in salute: l’essenziale è adattare la prescrizione al singolo, perché c’è chi vuole correre e deve essere messo in grado di poterlo fare, chi è sedentario e allora opterà per yoga o discipline più ‘soft’”. Spiega la Dottoressa.
  4. Attenzione anche alla salute mentale dei pazienti: “La lombalgia ha un impatto diverso a seconda di come lo viviamo e di quanto ce ne facciamo condizionare. Se provoca paura o induce a cambiare comportamenti per non riprovare il dolore, è più probabile che comporti una disabilità o una perdita consistente della qualità di vita: in questi casi occorre essere presi per mano dal terapista, che deve essere anche un po’ psicologo per capire quel che prova il paziente e soprattutto per fargli conoscere a fondo il suo mal di schiena per scoprire che non è “pericoloso” e può consentirgli una vita normale.” Aggiunge la Dottoressa Alessandra Negrini.
  5. L’obiettivo deve essere quello di stare bene a lungo termine: “L’altro errore da non fare è fermarsi al primo miglioramento: quando dopo alcune sedute i sintomi sembrano passare non è ancora il momento di smettere, l’obiettivo deve essere il benessere a lungo termine: una ricaduta dopo un mese di relativa “calma” potrebbe rendere vano il lavoro precedente.” Continua Donzelli.


Si conclude poi con una domanda. Qual è lo sport migliore per curare e prevenire il mal di schiena?


“Non ce n’è uno preferibile all’altro, anche il nuoto per esempio è utile in fase acuta quando serve togliere peso a una schiena dolorante, ma non è l’unico modo per allenarla e rinforzarla, anzi: la colonna è progettata per affrontare la forza di gravità e va quindi sollecitata con attività che non la eliminino. L’obiettivo è fare quel che più piace, in modo che diventi una buona abitudine almeno due volte a settimana.” Conclude Donzelli.


Foto: Sasun Bughdaryan Unsplash


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