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Cambio dell’ora, giornate più lunghe e miti, con la primavera si dorme meno: i rimedi

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Pubblicato il 22/03/2023
Di Team Digital
Cambio dellora giornate pi lunghe e miti con la primavera si dorme meno i rimedi


“Finalmente è arrivata la primavera!” dicono in molti e molte, ma non tutti sono così felici dell’arrivo di questa stagione. Allergie, cambio dell’ora, giornate più lunghe e clima più mite sono alcuni dei fattori che generano stress e insonnia a molte persone.


Chi già soffre di disturbi del sonno vive questa stagione con maggiori difficoltà e senza il giusto riposo anche la giornata diventa difficile da affrontare. Per Il Corriere Luigi Ferini Strambi – direttore del Centro di medicina del sonno dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano – affronta il tema dell’insonnia da primavera e fornisce alcuni utili consigli.


Primavera e insonnia? Ragioni e rimedi


“Quando le giornate si allungano e il tempo è più bello ci sono spesso modificazioni delle proprie abitudini che vanno ad impattare sul sonno. Per esempio, si sfrutta l’allungamento delle giornate per fare attività fisica anche nelle ore serali, si passa più tempo fuori e si va a dormire più tardi. In questo modo si sottrae inevitabilmente un po’ di tempo al sonno perché poi al mattino la sveglia rimane alla stessa ora. Il fatto di muoversi di più ed essere più attivi alla sera comporta, inoltre, una maggiore stimolazione della dopamina, il neurotrasmettitore della veglia. Se manteniamo accesi più a lungo i centri della veglia, sarà poi più difficile accendere quelli del sonno, con il risultato che si farà più fatica ad addormentarsi”.


Così spiega Luigi Ferini Strambi, il quale fornisce poi alcuni consigli per prevenire l’insonnia e migliorare la qualità del riposo notturno.


 “La melatonina, che regola il ritmo sonno-veglia, viene prodotta soprattutto in risposta al buio. Se le giornate si allungano e si sta fuori più a lungo, magari in un locale o in un ristorante dove si è esposti a una forte luce artificiale, si finisce con inibire il rilascio di melatonina, che va ad incidere sulla difficoltà ad addormentarsi.” Spiega ancora Strambi.


Cosa si può fare in merito? “Come primo approccio suggerisco sempre di farsi un piccolo auto-esame per provare a identificare fattori eventualmente modificabili, fra le proprie patologie (allergia) e comportamenti. Spesso il fatto di dormire male è legato ad abitudini errate o a stati d’animo che generano ansia e preoccupazione.” Spiega l’esperto, il quale poi aggiunge:


“Se non si hanno benefici o questi sono limitati, è bene rivolgersi al medico di famiglia che cercherà di valutare se dietro al disturbo del sonno ci sia una causa identificabile e magari suggerirà una terapia iniziale che può andare dall’uso di integratori a farmaci ipnotici (sonniferi, ndr). Gli integratori contengono sostanze, come la melatonina, la valeriana, la passiflora o la lavanda, che hanno un effetto rilassante e possono togliere un po’ il condizionamento negativo, favorendo uno scivolamento verso il sonno. Tuttavia, se c’è un reale problema di insonnia, non possono fare molto”.


Nei casi più gravi è sempre bene rivolgersi al proprio medico che ti indirizzerà ad uno specialista in medicina del sonno.


Intanto ecco 8 suggerimenti per riuscire a dormire meglio; sono semplici e possono essere messi in pratica facilmente.


Foto: Sinitta Leunen Unsplash


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