Molte persone preferiscono comprare l’acqua in bottiglia, convinte che in quella che scorre dai rubinetti di casa ci sia troppo calcare che a sua volta potrebbe provocare i calcoli renali. Che cosa c’è di vero in questa credenza? Per fare chiarezza ha deciso di rispondere Dario Bressanini, docente universitario, saggista e divulgatore scientifico.
L’acqua dei rubinetti fa davvero venire i calcoli?
Bressanini ha deciso di spiegare che cosa c’è di vero, spoiler nulla, in questa credenza. Lo ha fatto con un video su Facebook per il magazine Focus.
Ed ecco le sue parole:
“La concentrazione di calcio presente nell’acqua potabile di casa non provoca un aumento di calcoli renali. Il consiglio molto diffuso di utilizzare acque leggere o moderatamente oligominerali in sostituzione dell’acqua del rubinetto per evitare la formazione di calcoli non è giustificato da evidenze scientifiche.”
Come spiega lo scienziato, il calcare non è dannoso per il nostro corpo ed anzi contiene sali di calcio e di magnesio che sono buoni per il nostro organismo e facilmente assorbibili.
Per ridurre il consumo di plastica sarebbe quindi meglio preferire l’acqua del nostro rubinetto che, salvo rari casi, è potabile e non arreca danni al nostro organismo.
Foto di Bluewater Sweden su Unsplash
