Twitter e vino dovrebbero essere separati, anche perché oltre al rischio di scrivere e condividere frasi di cui poi pentirsene, adesso c’è anche un software che si accorge se sei sbronzo. Il social network dei cinguettii ha messo in pratica un algoritmo per distinguere messaggi condivisi da parte di chi ha alzato il gomito.
Il software sviluppato riesce a distinguere se i 140 caratteri pronti ad essere cinguettati nel web, appartengano ad una mano guidata da pensiero lucido o meno.
Twitter infatti – nell’arco dei suoi 10 anni di vita – è riuscito a fornire una miniera di dati utili al mondo accademico: i messaggi lanciati e condivisi sono stati utilizzati per studiare sondaggi politici, controllare luoghi in cui si sono diffuse influenze o epidemie. Ora Twitter si accorge se sei sbronzo: il software è in grado di misurare il livello di tasso alcolemico di un paese.
Lo studio, condotto da un gruppo di scienziati dell’Università di Rochester, a New York ha creato un algoritmo capace di apprendere in maniera automatica se chi scrive lo sta facendo da sbronzo. Le informazioni inserite nel social sono state analizzate per distinguere i tweet inviati da utenti ubriachi o meno. Sono stati raccolti e geolocalizzati più di 11 mila cinguettii, postati tra il 2013 e il 2014 nella città di New York e nelle aree limitrofe. Il software è stato in grado di evidenziare i messaggi scritti da utenti alticci, successivamente ha geo-localizzato le aree da cui sono stati inviati confermando la presenza di feste e party a base di bevande alcoliche. Twitter e vino non vanno molto d’accordo.
Lo studio è stato pubblicato su arXiv.