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Trascorrere un’ora nella natura vs un’ora in città: cosa succede nel nostro cervello

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Pubblicato il 27/09/2022
Di Team Digital
Trascorrere unora nella natura vs unora in citt cosa succede nel nostro cervello


I benefici sulla salute mentale del vivere nella natura sono ormai noti: vivere in città aumenterebbe il rischio di soffrire di ansia, depressione ed altre malattie mentali. Uno studio condotto dal Max Planck Institute for Human Development di Berlino ha però dato qualche speranza in più alle persone che vivono in grandi città: basterebbe anche soltanto un’ora immersi nella natura per stare meglio.


Cosa succede però di preciso nel nostro cervello quando siamo a contatto con la natura? Vediamo insieme che cosa dice lo studio e come è stato condotto.


Cosa cambia nel nostro cervello dopo un’ora nella natura


Lo strumento utilizzato per condurre lo studio è stato la fMRI, ovvero la risonanza magnetica funzionale con la quale è possibile registrare i cambiamenti nel cervello in tempo reale. La ricerca ha previsto la partecipazione di 63 volontari, tutti maggiorenni, che hanno partecipato senza sapere lo scopo dello studio.


In una prima fase hanno dovuto eseguire un esercizio di memoria mentre venivano sottoposti alle scansioni della risonanza magnetica. Queste domande erano state pensate per iniziare ad indurre nei partecipanti un certo livello di stress.


La seconda fase ha invece previsto la suddivisione dei partecipanti in due gruppi: il primo avrebbe fatto una passeggiata in un quartiere urbano della città di Berlino, il secondo nella foresta di 3.000 ettari nei pressi della capitale tedesca.


Nella fase finale i partecipanti di entrambi i gruppi si sono sottoposti di nuovo alla risonanza magnetica in tempo reale, mentre dovevano eseguire un secondo test di stress e compilare un questionario.


I risultati della ricerca: la natura cura lo stress


Attraverso le evidenze delle scansioni si è potuto notare come l’attività dell’amigdala si sia ridotta nel gruppo di partecipanti che ha passeggiato nella natura. Come spiegano i ricercatori: l’amigdala è una piccola struttura al centro del cervello coinvolta nell’elaborazione dello stress, nell’apprendimento emotivo e nella risposta di lotta o fuga.


Ecco, dunque, che coloro che hanno beneficiato della passeggiata nella natura, in soli 60 minuti hanno ridotto i loro livelli di stress, a differenza di coloro che hanno camminato per le vie della città.


I risultati supportano la relazione positiva precedentemente ipotizzata tra natura e salute del cervello, ma questo è il primo studio a dimostrare il nesso causale”, ha affermato il neuroscienziato ambientale Simone Kühn, capo del Lise Meitner Group for Environmental Neuroscience presso il Max Planck Institute for Human Development.


Per coloro che però non vivono circondati dalla natura ci sono comunque delle buone alternative, come quella di passare la pausa pranzo in un giardino o un parco urbano.


Foto: Michael Descharles Guilherme Stecanella (Unsplash)


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