In famija semo tutti maschi, pure le donne! (da “Delitto a Porta Romana”)
Nato a Cuba, a L’Avana, ma naturalizzato statunitense, Tomás Quintín Rodríguez Milián, meglio conosciuto come Tomas Milian compie oggi 83 anni. Indiscutibile protagonista di film polizieschi all’italiana tra gli anni settanta e ottanta, ha segnato l’identikit del latin lover vestito male (barba incolta, capelli lunghi, berretto e sciarpa, tuta blu da meccanico), del personaggio romano ‘coatto’ e di strada capace di risolvere qualsiasi tipo di problema.
Cittadino italiano dal 1969, nel nostro cinema la sua voce è stata doppiata dall’inconfondibile – ed indimenticabile – Ferruccio Amendola, che consacrò il suo successo.
Tomas Milian rimane impresso nella memoria dei più grazie all’interpretazione di due personaggi in particolare: dall’ispettore di polizia Nico Giraldi, personaggio da lui inventato molto romano e molto rude e da “Er Monnezza” (Sergio Marazzi) il ladro in coppia scenica con Bombolo. Era lo stesso Tomas Milian a scriversi da solo tutti i dialoghi – romaneschi – di questi film, nonostante le sue origini cubane. Tomas inoltre è stato il primo ad avere il nome “Rambo” nel film “Il giustiziere sfida la città”, del 1975 diretto da Umberto Lenzi, prima che Silvester Stallone nell’82 se ne appropriasse.
Un’altra grande interpretazione di lui va ricordata in “Traffic“, del 2000 diretto da Steven Soderbergh film vincitore di 4 Premi Oscar. Poi ci sono quelli girati con Bertolucci e con Antonini, con Oliver Stone e Steven Spielberg (“Amistad”). Una filmografia sterminata, colonne sonore dei suoi film indimenticabili (da Ennio Morricone agli Oliver Onions), la carriera di Tomas ha davvero attraversato i generi più disparati, dal poliziesco all’italiana al western, dal kolossal usa alla commedia trash fino al dramma d’autore.
