Hanno molti nomi. Assistenti vocali: ebbene, di norma vengono chiamati così. Molti dispositivi hanno il proprio. In principio fu Siri sui dispositivi iOS (ovvero iPhone), poi arrivò Cortana per i dispositivi Microsoft ma anche Google Now per i dispositivi Android e infine Alexa, presente solo e unicamente su Amazon (ma ancora non è presente in Italia).
Utili? Sì. Necessari? Boh. Quel che è certo, è che non è la prima volta che questi assistenti salvano la vita a qualcuno. In precedenza, accadde proprio un anno fa in America, mentre ad oggi l’ultimo caso noto è quello che ha permesso di salvare la piccola Giana, figlia di Stacey Gleeson, che mentre presta soccorso alla figlia che aveva smesso di respirare, perde il telefono. Ciò nonostante riesce a chiamare i soccorsi grazie all’attivazione vocale di Siri, l’assistente vocale del suo iPhone. Grazie alla telefonata i medici hanno istruito la madre su come affettuare il massaggio cardiaco alla figlia e all’arrivo dell’ambulanza la piccola aveva già ripreso a respirare.
L’episodio si è verificato a Caims, in Australia.