Finora non ci aveva pensato nessuno, ma questo ragazzo diciannovenne ha avuto un’idea concreta per pulire gli oceani.
In realtà l’esigenza di ripulire le nostre acque da rifiuti e scorie è una consapevolezza che riguarda ognuno di noi. Il danno purtroppo c’è ed è grande ed è dovuto al moderno e quantomai sbagliato stile di vita umano. I pezzi di plastica ed i rifiuti che vanno a finire sempre più numerosi nei nostri mari sono circa 5 miliardi, secondo un’ultima stima. Per far fronte a questo problema un giovane ha avuto una brillante idea a cui nessuno aveva mai pensato prima.
Boyan Slat è uno studente olandese di diciannove anni e ha progettato un sistema, che è anche efficiente e a basso costo, per arginare e risolvere il problema dei rifiuti in mare. L’invenzione del ragazzo sfrutta le correnti oceaniche e si tratta di una barriera di 100 km a forma di V. La barriera azionata dalla luce solare attirerà e catturerà solo i prodotti di plastica che galleggiano nei nostri mari, mentre gli animali potranno facilmente aggirarla senza restarne impigliati. Una volta raccolti, gli scarti saranno destinati al riciclo di modo che possano essere recuperati.
Just deployed navigation buoys around North Sea test site – final preparations for the first Ocean Cleanup prototype pic.twitter.com/MGO9i82lkM
— The Ocean Cleanup (@TheOceanCleanup) 29 aprile 2016
E’ solo di qualche giorno fa la notizia dell’azienda di birra in Florida, la Saltwater Brewery, che ha ufficialmente annunciato l’inizio della produzione di anelli di plastica che legano le lattine di birra, con materiali al 100% per cento commestibili e perfettamente biodegradabili.
Per compiere un altro passo avanti verso la salvaguardia dell’ambiente, bisognerà anche modificare le nostre pessime abitudini mentre per realizzare il sistema inventato da Boyan Slat di “pesca dei rifiuti” sarà necessario effettuare ancora dei test. L’augurio è che presto possa essere messa in mare questa invenzione sperando di riavere le nostre acque piene di pesci e non piene di plastica.