Quello che vedete in questa fotografia è il pugnale di Tutankhamon e la sua origine – fino ad oggi – è da sempre al centro del dibattito degli studiosi. Il faraone bambino, dodicesimo sovrano della XVIII dinastia egizia, fu ritrovato nel 1922 dall’archeologo Howard Carter in una tomba – una delle poche a onor del vero – che aveva ancora tutto il corredo funerario.
pugnale_Tutankhamon
Poco meno di dieci anni fa – 9 per la precisione, perché era il 2007 – dopo aver riesumato la mummia del faraone bambino, è stato possibile vedere (e ricostruire) il corpo di quello che è – a tutti gli effetti – un sovrano minore se paragonato ad altri. Il rendering è stato effettuato dalla BBC.
rendering_Tutankhamon
Il pugnale
Attorno al pungnale di Tutankhamon (ritrovato nel 1925), c’è sempre stato un grosso dibattito in merito ad origine e composizione. La parola fine è arrivata grazie a un team di ricercatori internazionali, tra cui:
-Politecnico di Milano
-Università di Pisa
-Museo Egizio del Cairo
-C.N.R.
-Università di Fayoum
-Politecnico di Torino
-XGLab
Grazie alla loro ricerca (pubblicata sulla rivista Meteoritics and Planetary Science) si evince che il metallo della lama ha origine meteoritica. Una presenza di nichel (pari al 10%) e di cobalto (per lo 0.6%) rappresenta le medesime concentrazioni che si possono rilevare nelle meteoriti metalliche. Va da sé che non è il primo caso di questo tipo. Anzi. Gli egizi possedevano una grande maestria nell’arte della lavorazione dei metalli, a tal punto che questo tipo di lavorazione veniva utilizzata con frequenza, ma prevalentemente per la produzione di oggetti preziosi.