Dal coccolatore a domicilio al consolatore sul posto di lavoro. Ecco solo alcune delle nuove professioni sorte di recente in Giappone. Si tratta di nuovi “servizi” (privati) a pagamento dedicati alla persona. Chiariamo però che il sesso non c’entra nulla! C’è dell’altro: si tratta di servizi dedicati a chi non ha tempo per costruire una relazione sentimentalmente felice… Così interviene il servizio “coccole a domicilio”. In principio fu il ‘letto – smartphone‘ realizzato per consentire a chi lo ha acquistato di abbracciare un personaggio in 2D, ma l’idea si è evoluta di pari passo ai bisogni.
Tra i servizi più gettonati c’è il coccolatore professionista. Il coccolatore si reca a casa di donne prive dell’affetto che vorrebbero e poi via, a letto: ma solo per coccole, abbracci e – magari – una sana dormita. Ma niente sesso. Il più celebre coccolatore? Si chiama Kaede Ichijo. Quanto guadagna? 160 dollari per un relax quotidiano di due ore due e non un minuto di più: 160 dollari che possono arrivare a 400 dollari in caso del servizio “buona notte”. E le clienti non mancano.
Direte: “Un caso”. Forse sì, ma anche no. Perché un altro caso è quello dei “consolatori”, anche questo un servizio dedicato al pubblico femminile. Come funziona? Se siete tristi e sconsolate, il coccolatore viene da voi – anche sul luogo di lavoro – vi fa vedere un film strappalacrime per poi asciugarvi il volto con dolcezza.
E non finisce qui, perché ci sono altri casi e altri servizi.
Ma il dibattito è aperto: siamo più connessi, siamo più legati eppure siamo più soli. O forse lo siamo sempre stati.
Secondo voi?