Libri che passione. Tutti i libri della nostra vita, tutte quelle pagine che ci hanno accompagnato in luoghi, storie, misteri affascinanti e che ci hanno arricchito interiormente. Racconti che ci hanno aiutato a vedere alcune situazioni della nostra vita sotto un diverso punto di vista, che ci hanno trasportato in avventure straordinarie, dando colore al grigiore della routine. Libri che ci hanno strappato un sorriso. Libri che ci hanno commosso inaspettatamente.
Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro.
(Umberto Eco)
Sta per arrivare il XXIX Salone Internazionale del Libro (12-16 maggio, Torino), evento sostenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali del Turismo, attraverso il Centro per il libro e la letteratura presso i più giovani. Un invito a scoprire la “miriade di punti di vista, orizzonti e scenari nei quali e attraverso i quali vive la cultura dei libri“.
I libri portano sempre con sè un messaggio
Ci sono libri che restano impressi nel cuore, Il Piccolo Principe ne è uno fra tanti. La famosa opera illustrata di Antoine de Saint-Exupéry conquista la lettura dei più piccoli come quella dei più grandi; il messaggio che porta è un tesoro che non conosce tempo.
“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”.
Ci sono libri che invece possono mettere in discussione alcuni dei pilastri in cui si è sempre creduto.
Un esempio ne è il recente libro intitolato “The Importance of Being Little” (L’importanza di essere piccoli). L’autrice Erika Christakis afferma che “i lavoretti sono inutili” e mette in discussione un’abitudine consolidata in quasi tutte le scuole. Tutti quei lavoretti che le maestre fanno fare ai bambini, dall’albero di Natale su cartoncino al coniglietto ritagliato per Pasqua, tutte queste attività secondo l’educatrice e autrice del libro non aiuterebbero la creatività dei piccoli, perchè troppo indirizzate al raggiungimento del risultato finale, ma appagherebbero più i genitori. L’importanza di insegnare ai bambini ad essere indipendenti, potrebbe partire anche dai consigli riportati in questo libro. La cosa prioritaria è insegnare loro ad amare la lettura.