Un recente studio ha messo alla prova un gruppo di donne ed un altro di uomini davanti una serie di immagini che ritraevano visi, oggetti che ne ricordavano, oggetti semplici ed animali dimostrando come le donne siano propense a cogliere “volti umani” negli oggetti più degli uomini.
Nel determinare se in quelle immagini si vedono visi umani, il cervello femminile è riuscito a coglierne molti di più rispetto a quanto sia riuscito a fare il cervello maschile.
Le donne colgono “volti umani” in oggetti, più degli uomini
Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca e coordinato dalla professoressa Alice Mado Proverbio insieme alla dottoressa Jessica Gall, di recente pubblicato sulla rivista scientifica Social Cognitive and Affective Neuroscience.
Per arrivare a questo risultato è stata misurata la risposta del cervello alla percezione di stimoli visivi legati a quattro categorie di immagini.
Volti umani, oggetti qualsiasi, oggetti simili a facce e, solo alla fine, immagini di animali. Tra questa selezione i soggetti dovevano stabilire il tipo di immagine vista e stabilire quando potesse ricordare un volto umano.
Il campione femminile preso in esame ha trovato più “oggetti con volto umano” rispetto alla medesima batteria di immagini a cui è stato sottoposto il campione maschile.
Il risultato è il seguente: le donne sono più inclini a vedere visi anche in immagini che ritraggono oggetti, il cervello femminile è più incline ad antropomorfizzare oggetti rispetto a quello maschile.