I ricercatori dell’Oxford Economics Institute e del British Center for Social Research hanno sviluppato il cosiddetto indice della felicità. Si tratta di un punteggio utile a calcolare statisticamente quali sono gli elementi considerati efficaci per il miglioramento del nostro benessere e quali invece sono quasi del tutto ininfluenti.
Per stabilirlo sono state messe a confronto diverse tipologie di persone. Una persona che dorme bene, ad esempio, ha “15 punti di felicità” in più rispetto a chi non è contento del proprio riposo. Idem per l’eros: chi ritiene di avere una vita sessuale appagante ha in media 7 punti in più rispetto a chi a letto si considera insoddisfatto.
Nell’ipotetica classifica delle “cose veramente importanti della vita” troviamo anche la salute – la propria e quella delle persone che ci stanno accanto – ma anche la stabilità sul lavoro e la possibilità di vivere in una comunità in cui ci sentiamo accettati e rispettati. I soldi, invece, non sono così apprezzati: quadruplicare il nostro stipendio ci farebbe guadagnare solo due 2 punti. Anche avere molti follower su Instagram ci rende molto meno felici di quanto possa sembrare.
Ad una conclusione simile erano arrivati, nel 2015, anche alcuni studiosi della prestigiosa Harvard Medical School. Secondo i ricercatori fama e soldi non erano importanti per essere felici, molto meglio la salute, la memoria e la qualità delle relazioni.
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