Bob guarda il suo allenatore e, affranto, gli dice: “Tutti sono più grandi di me”. Ci troviamo nel campo della Sedbergh School, nel Regno Unito, durante un raduno organizzato per Pasqua. È sconsolato e vuole abbandonare la partita, convinto che non può competere con giocatori più grandi. A quel punto arriva Jack, un altro bambino più piccolo di lui, che lo strattona dicendogli: “Ascoltami. Fidati di me. Guardami, Bob. Sono il ragazzo più basso qui, non importa se sei basso, se sei giovane. Non importa se sei alto, o se sei grasso qui. Sei un brillante giocatore di rugby. Lo capisci questo? Tu sei pazzo! Sei davvero pazzo per la tua età. Bene, abbracciami”. A quel punto l’ha preso per una una mano e l’ha abbracciato forte.
La scena è registrata da uno dei presenti e pubblicata sui social. In brave tempo il video è diventato virale e condiviso in tutto il mondo. Intervistato dall’NZ Herald, l’allenatore Graham Higginbotham ha commentato che per lui momenti come questi rappresentano il vero spirito del rugby. “Bob è stato messo alla prova e si è sentito sotto pressione durante questi allenamenti” – ha spiegato l’allenatore – “Jack l’ha capito ed è ha voluto sostenerlo. L’ha fatto così bene. È stata davvero unica fenomenale, una persona così giovane che è venuta ad aiutare il suo compagno di squadra. Tenete presente che si erano incontrati solo due giorni prima. Non erano amici prima del corso”.
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