“Anche come astronomo, trovo difficile capire quanto sia grande questa cosa“, ha dichiarato il dottor James Nightingale alla BBC Radio Newcastle raccontando della recente scoperta.
Un avvistamento incredibile che non ha eguali; fino ad ora non era mai stato visto nel nostro universo un buco nero di queste dimensioni.
“Se guardi il cielo notturno e conti tutte le stelle e i pianeti che puoi vedere e li metti in un unico punto, sarebbe una piccola percentuale delle dimensioni di questo buco nero. Questo buco nero è più grande della maggior parte delle galassie nell’universo.” Ha continuato Nightingale.
‘Ultramassive’ black hole discovered by Durham astronomers https://t.co/KdgzqN1cT5
— BBC News (World) (@BBCWorld) March 29, 2023
La nuova tecnologia per individuare i buchi neri
Questo buco nero è stato il primo ad essere individuato utilizzando una nuova tecnologia chiamata “lente gravitazionale”. Come funziona la lente gravitazionale? Una galassia in primo piano devia la luce proveniente da un oggetto più distante e la ingrandisce rendendo possibile misurare la massa dei buchi neri super massicci. Le lenti gravitazionali consentono agli astronomi di scoprire buchi neri mai visti prima.
“Questo approccio potrebbe consentirci di rilevare molti più buchi neri oltre il nostro Universo locale e rivelare come questi oggetti esotici si siano evoluti più indietro nel tempo cosmico“. Ha spiegato Nightingale.
Cos’è un buco nero?
Un buco nero è un’area nell’universo in cui l’attrazione gravitazionale è così forte che nulla, nemmeno la luce, può sfuggirvi. I buchi neri si formano dai resti di stelle massicce che sono collassate su se stesse, creando un oggetto molto denso e compatto.
Il buco nero scoperto dagli scienziati di Durham si trova al centro della galassia Abell 1201. L’attrazione gravitazionale di questi buchi neri può influenzare il movimento delle stelle e del gas attorno a loro, modellando la struttura della galassia e influenzando la formazione di nuove stelle.
Foto: Greg Rakozy – Unsplash
